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MONDO

Fianco a fianco sciiti e tribù sunnite

Iraq: l'esercito governativo alla riconquista di Tikrit, ora in mano all'Isis

L'offensiva è iniziata all'alba: aerei, artiglieria, oltre 30 mila uomini in campo per strappare al Califfato la città di Saddam Hussein. La restituiremo alla sua gente, ha annunciato il premier iracheno al Abadi. 

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Aerei, artiglieria e oltre 30 mila uomini. Sono le forze messe in campo dall'Iraq per liberare la città di Tikrit, ora nelle mani dello Stato Islamico. L'esercito iracheno, appoggiato da combattenti sciiti e sunniti - uno sviluppo importante, questa collaborazione, nella lotta al Califfato - ha dato il via ad una operazione militare su larga scala per riconquistare la città natale di Saddam Hussein.

L'accerchiamento di Tikrit
A dare l'annuncio dell'inizio è stata la televisione di Stato irachena: "Le forze di sicurezza stanno avanzando su tre fronti principali verso Tikrit, Ad-Dawr e Al-Alam", ha spiegato un colonnello presente sul posto. In parallelo le forze governative si stanno muovendo lungo corridoi secondari per bloccare la fuga dei jihadisti. 

La presa dei jihadisti
A 130 chilometri dalla capitale Baghdad, Tikrit è caduta nelle mani del Califfato la scorsa estate insieme a Mosul e da quel momento è diventata inespugnabile, almeno fino alla imponente operazione lanciata questa mattina all'alba. Bersaglio frequentissimo degli attacchi delle forze americane, Tikrit "tornerà presto nelle mani della sua gente", ha detto il premier al Abadi annunciando l'offensiva dell'esercito.