Caso Anac, la “manina” era della Boschi. Bufera su Maria Elena

22 Apr 2017 15:23 - di Guglielmo Federici

Ci sarebbe la “manina” di Maria Elena Boschi sul caso Anac e pare che Gentiloni sia molto irritato per questo, per usare un eufemismo. A ricostruire il retroscena è Repubblica, poi subito rilanciato dal sito Affariitaliani.it.  Con il ripristino dei pieni poteri di vigilanza al capo dell’ Anac, Raffaele Cantone, il governo mette la sordina al caso, il che non toglie che l’intera faccenda rischia di logorare i delicati rapporti tra il premier e la “sua” sottosegretaria Maria Elena Boschi, scrive Repubblica. «Perché è su di lei che ricadono i poteri di coordinamento dei testi e la responsabilità sugli uffici legislativi. È lei che come sempre ha gestito il pre-Consiglio del 13 aprile in cui si è consumato il caso. Risponde a lei adesso l’Ufficio legislativo guidato da Roberto Cerreto. Dato che tanta parte hanno avuto proprio i “tecnici” nella pratica trasformatasi in incidente. Quando Gentiloni, esplosa la grana, ha preteso chiarimenti, la risposta a quanto pare non ha contribuito a calmarlo, continua Repubblica.
E ancora, dettaglio non secondario che il premier vorrebbe chiarito: nella relazione che accompagna il codice sugli appalti, i poteri di Cantone non risultano affatto intaccati. Salvo poi arrivare all’articolo 2 del testo e ritrovarli ridimensionati. Come se qualcuno avesse voluto evitare di accendere un riflettore sulla norma abrogata.

Anac, la Boschi sotto accusa

Sul depotenziamenteo dell’Anac – ossia la scomparsa della norma che consentiva  a Cantone di intervenire preventivamente, cioè senza attendere l’intervento della magistratura ordinaria in caso di palese irregolarità – il governo ha tentato di salvarsi in calcio d’angolo, coivolgerendo altri soggetti, il Consiglio di Stato, arrampicandosi sugli specchi. «Angela Finocchiaro, il ministro per i rapporti col Parlamento – si legge su Repubblica- ha spiegato  al presidente del Consiglio che per stralciare la norma avrebbe fatto leva sul parere del Consiglio di Stato». Ma se così fosse stato – avrebbe chiesto Gentiloni – perchè Maria Elena non ha informato di tutto la Presidenza? La domanda per ora non ha risposta. «Tanto più che la vicenda aveva un evidente rilievo politico», aggiunge il quotidiano. Il gelo con la Boschi resta, anche se Gentiloni tenta di “derubricare” il caso ad incidente tecnico. A ciò si aggiunge la risposta piccata  del Consiglio di Stato, il cui presidente Alessandro Pajno smentisce in un’intervista sempre su Repubblica di avere dato «l’altolà a Cantone», né di avere suggerito  di elminiare quel potere a Cantone. La malagestione della faccenda è tutta della Boschi.

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