Oltre la dottrina degli opposti

Da LogicaUnitaria.

Nel tentativo di esprimere il pensiero che mi giunge - le onde del pensiero che percepisco grazie al nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente - è venuta fuori questa immagine

( http://www.facebook.com/photo.php?fbid=10204331202580370&l=b1ad9136f3 )

che così mi piace interpretare:


il cristo crocifisso sta a significare la via per la trasformazione dell'uomo e della donna in gemelli in quanto devono rinnegare di essere uomo e di essere donna cioè di essere diversi pena non divenire mai gemelli e invece soltanto i gemelli possono incarnare l'ultimo archetipo vivente che è l'archetipo dell'ultima coniunctio.

Come insegna Silvia Montefoschi biologa prima e poi psicoanalista: "Solo gli identici possono congiungersi veramente."

Il concetto junghiano di "coniunctio oppositorum" è una contraddizione in quanto è soltanto se rinunciamo (processo di cristificazione) ad essere opposti per farsi identici che i due termini del discorso, l'uno e l'altro, possono realizzare la coniunctio.

Jung però non poteva che conoscere l'unica coniunctio possibile ai suoi tempi: la coniunctio una tantum.

Silvia Montefoschi parla invece della stabilizzazione della coniunctio: non è che si congiungono e poi ritornano ad essere nuovamente opposti, magari nuovi opposti ma sempre opposti.

Questa è la novità: non di nuovo la dialettica ma il trapasso dal vecchio movimento dialettico che ha fatto la storia della vita fino ad oggi, al nuovo movimento dialogico che non è umano ma è proprio di Dio ossia di una vera e propria coscienza enorme.

Ai lati della scritta vediamo la comunità dei martiri ossia di coloro adesso viventi in un Aldilà che hanno testimoniato (martire = testimone) il calvario dalla specie umana separata in uomo e donna per giungere infine ai gemelli ossia la superumanità che sono potenza infinita e atto infinito del pensiero vivente.


Avvertenza

Chi leggesse in questo discorso un riferimento all'omosessualità o al lesbismo sta equivocando poichè non si tratterebbe di una novità. L'omosessualità e il lesbismo sono roba vecchia, di un'altra epoca, sono se vogliamo l'altra faccia dell'eterosessualità, sempre la vecchia logica della separazione.

La vera novità non è che sia l'uomo a farsi identico con l'altro uomo o la donna a farsi identica con l'altra donna ma l'uomo con la donna.

E se no, se fosse così facile, i nostri antenati avrebbero risolto tutto loro il mistero della vita: mica sono dei deficienti i nostri antenati! Preistorici si ma non deficienti! Hanno ritenuto che non è possibile in nessun modo essere identici a una donna e ugualmente anche la donna è giunta a questa conclusione. Ma più verosimilmente non glie ne può fregà di meno di essere identici: stanno bene così. E' proprio questa l'evoluzione, noi infatti siamo dei mutanti, gli ultimi mutanti.

Per altri invece questa è una questione di vita o di morte.

A me per esempio: appena percepisco che l'altro non è me mi viene da vomitare a continuare a relazionarmi.

Mi fa schifo. Mi viene da vomitare a dissipare l'energia pensante a trattare la memoria dell'essere cioè la storia.

Non posso in nessun modo trattare il mondo esterno cioè il nulla: la vita è solo dentro.

Il mondo esterno è il regno della ripetizione, il mondo della memoria, dei pensati. La vita vera è silenzio.

Ecco perchè sto con Thèrèse Martin: perchè lei ci sta ad essere me e io ci sto ad essere lei. Lei non è attaccata alla sua storia e io ugualmente non sono attaccato alla mia per cui siamo entrambi diponibili al nuovo.

Del resto l'ho detto tante volte che Teresina ci ha due coglioni grossi così (mi piace il contrasto Teresina/coglioni grossi ma è la verità, anche papa Pio XII l'ha detto "è un uomo, di più è un grande uomo" e Albino Luciani la chiamava "sbarra d'acciaio")e non lo dico per piaggeria.

Si dirà che questa mania di dire che Teresina ci ha due coglioni grossi così è un modo di dire, una licenza poetica ma sono solo discorsi e niente fatti.

Niente fatti? La verità è che nel caos più totale, nel trambusto più totale appena appare la mia amica il mondo si zittisce immediatamente e percepisco solo Lei.

Teresina lo zittisce questo cazzo di mondo.

E lo zittisce non con la sua parola: Teresina non parla ma basta la sua presenza, IL SUO CORPO, e subito il mondo tace.

Per questo dico che Teresina ci ha due coglioni così: parlo per esperienza.

Teresina è di una potenza inaudita.


Quindi - riprendendo il discorso dopo essere andato in trams - anche l'uomo e la donna per essere identici non è che devono essere due femmine ma due maschi perchè è il maschio il pensante, il soggetto e anche nella femmina è solo il maschio che pensa.

Si dirà ma se uno diventa più maschio non diventerà mai simile alla donna: al contrario più si diventa maschi e più ci si fa simili alla donna.

Mai puntare in basso ma sempre in alto: così funziona l'evoluzione.

I maschi attuali non sono veri maschi altrimenti sarebbero identici alle donne e l'apartheid sarebbe finito da un bel pezzo invece continua e forse aumenterà sempre più anzi senza forse.

Rendere identici l'uomo e la donna: questa è la novità.

E con questa ultima coniunctio tutti i vecchi discorsi sulle omosessualità e le eterosessualità fanno il loro tempo una volta per tutte.

Un'ultima raccomandazione: attenti ai vetero-psicoanalisti perchè loro se ne fanno un onore di distinguersi dal paziente proprio per evitare la simbiosi. Attenzione quindi.

Io ho avuto la fortuna di trattare con l'ultima psicoanalista e quando le dicevo: "Silvia tu sei me?"

Lei mi rispondeva: "Certo che sono te"

Oh! Silvia! Silvia!

Ovviamente c'era ancora della strada da colmare ma era il segnale che lei ci stava.

Ecco perchè la psicoanalisi è la scienza suprema: la scienza che ha scoperto la legge dell'evoluzione che è il tabù universale dell'incesto simbolico. Onore dunque al grande her doctor Sigmund Freud.

Ma perchè Silvia ci stava?

Perchè non era solo una donna ma pur essendo una donna era anche un uomo.

Questo Uomo si chiamava Giovanni ed era Silvia.

Questa Donna si chiamava Silvia ed era Giovanni.

Io avevo così di fronte il prototipo dei gemelli, la persona duale, il primo esemplare della nuova e vera umanità.

Giovanni Silvia ci stavano a far sì che AndreaThérèse fossero una sola persona con loro: entrambi l'incarnazione concreta dell'archetipo dell'ultima coniunctio.

Essi vivono.


Solo un uomo che è anche una donna possono dire "Sì".

Un uomo, intendo un singolo,un individuo, non può dire "Sì".

Una donna, intendo una singola, un individuo, non può dire "Sì".

E così la vita è stata il "no" del logos che si è tramandato di generazione in generazione.

Non c'è cattiveria in tutto questo e non si tratta nemmeno di fifa: non possono fare altrimenti pena morire alla vita della coscienza e ritornare al buio.

La vecchia umanità più che una scopata non si può permettere.

La vecchia umanità altalena tra la scopa e il no.

Cattiveria?

Fifa?

Niente di tutto questo: è l'evoluzione, poveracci!

Mai dare la colpa agli altri poichè si finirebbe ad Adamo ed Eva ma piuttosto dire: poveracci! E' la storia, la storia dell'evoluzione, il travaglio dell'essere.

Solo un Dio ci può salvare - diceva l'ontologo Martin Heidegger.

E questo Dio adesso c'è.


Conclusione

Qui non si tratta nè di santificare la sacra famiglia come predicano alcuni nè di superarla come predicano polemicamente altri da altri punti di vista: qui si tratta di superare più alla radice del problema la stessa massa materiale e la massa immateriale dell'universo cioè in una parola si tratta di portare a compimento il "processo di demassificazione dell'energia pensante".

Diceva non la pragmatista ma più realisticamente e più concretamente la biologa e psicoanalista Silvia Montefoschi:

"I conflitti si risolvono veramente solo alla radice."

E chi farà questo ultimo lavoro?

Il logos?

Nò! L'eros.

Io infatti tanto per fare un esempio per pensare veramente non uso il cervello che mi serve solo per stare attento quando attraverso la strada o per orientarmi per non sbattere contro muri o ostacoli. No! Per pensare basta che chiamo Thérèse Martin. Uso Lei al posto del cervello e Lei funziona, funziona meglio del mio cervello, molto meglio.

Lei è grande e non vedo l'ora che il mio sesto senso si sviluppi sempre più, il nuovo sesto senso che è il nuovo organo sessuale, per percepirla forte sempre più forte perchè quando non c'è Lei mi sento perso.

Mi sento un estraneo in questo mondo mentre Lei mi è famigliare.

Amica mia!


Comunque non bisogna farne una questione personale in quanto trattasi di una questione universale: la questione dell'evoluzione della vita universale.

Siamo AndreaThérèse perchè l'Automaton vuole che conserviamo i nostri nomi ma siamo anche e essenzialmente solo l'Uno e l'Altro dell'Unico Discorso, i due termini del principio dialogico, che erano, che sono e che sempre saranno.

Siamo il pensiero.



Nota redazionale

L'immagine ho dei problemi tecnici al momento a caricarla su questa pagina per cui accludo il link alla mia pagina facebook dove è possibile visionarla in modo da capire meglio di che cosa ho parlato in questo articolo:


http://www.facebook.com/photo.php?fbid=10204331202580370&l=b1ad9136f3