Roma

Corteo degli operai delle acciaierie di Terni, scontri in piazza Indipendenza: 4 feriti

(ansa)
I lavoratori dell'Ast erano diretti al ministero dello Sviluppo Economico, ma sono stati bloccati dalla polizia. Quattro manifestanti trasportati in ospedale. Il segretario della Fiom, Landini: "Li hanno caricati". La questura: "Solo azione di contenimento, volevano occupare la stazione Termini. Tre agenti e un funzionario feriti". La procura valuta indagine. Camusso (Cgil): "Il governo dia risposte, non picchi gli operai". Il Senato: "Alfano riferisca su scontri". I sindacati dopo l'incontro al Mise: "Impegno Guidi su piano industriale"
3 minuti di lettura
Scontri in centro durante il corteo degli operai delle Acciaierie Terni-Ast. I manifestanti erano diretti al ministero dello Sviluppo Economico, quando all'altezza di piazza Indipendenza sono stati bloccati dagli agenti della polizia in tenuta antisommossa. I manifestanti, che si stavano muovendo dal presidio sotto all'ambasciata tedesca, hanno cercato di forzare il cordone, ma sono stati respinti delle forze dell'ordine. Nei tafferugli quattro manifestanti sono rimasti feriti e trasportati in codice verde al policlinico Umberto I. Contuso anche Gianni Venturi, coordinatore nazionale Fiom e Alessandro Unia del Rsu Fim Cis. "Hanno caricato gli operai - ha detto il segretario della Fiom, Maurizio Landini - Chiediamo un incontro con il ministro e il capo della polizia, devono spiegare quello che è successo".

"Non c'è stata nessuna carica, ma un'azione di contenimento quando i manifestanti hanno tentato di forzare il cordone di poliziotti per andare verso la stazione Termini ed occuparla - replica la Questura di Roma - Sono stati i manifestanti ad andare verso il cordone degli agenti lanciando oggetti e ferendo un funzionario e tre poliziotti che li hanno dovuti contenere". Il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo attende una informativa della Digos sui fatti per poi avviare, eventualmente, un fascicolo di indagine. Mentre tutti i gruppi parlamentari del Senato, in apertura dei lavori d'Aula, hanno chiesto al ministro degli Interni Angelino Alfano di riferire domani al question time sulle "cariche della polizia contro gli operai dell'Ast di Terni che manifestavano davanti all' ambasciata tedesca".

[[ge:rep-locali:rep-roma:99268935]]

"Ci sono persone che rischiano il posto di lavoro - ha detto il leader della Cgil Susanna Camusso - che oggi sono state picchiate dalla polizia. Si parli di questo e non delle sciocchezze". ll numero uno del sindacato si è poi recato in ospedale a visitare i lavoratori condannando "con forza e sdegno" le cariche, esprimendo "piena vicinanza e solidarietà" alla piazza e chiedendo al ministro dell'Interno Angelino Alfano di fare chiarezza sull'accaduto. Il sottosegretario Graziano Delrio ha telefonato al leader Fiom Maurizio Landini e ha precisato: "Il Governo continua a essere impegnato nell'affrontare la crisi di Ast Terni ed effettuerà una puntuale verifica per quanto accaduto oggi con il ferimento di alcuni operai".

Gli operai in corteo sono stati bloccati da un cordone di agenti in tenuta antisommossa all'altezza di piazza Indipendenza. "Ci hanno manganellato perchè non volevano farci arrivare al ministero dell'Economia", raccontano alcuni operai dell'Ast di Terni. Dopo gli scontri, i manifestanti sono stati scortati dalla polizia verso il ministero, dove la tensione è salita di nuovo. Gli operai hanno infatti iniziato a lanciare palline di gomma contro poliziotti.

[[ge:rep-locali:rep-roma:99280149]]

Una delegazione dell'acciaieria di Terni, guidata da Landini, ha poi ottenuto un incontro al ministero dello Sviluppo Economico. I dirigenti hanno fatto il loro ingresso nello stabile di via Veneto presidiato da numerosi blindati delle forze dell'ordine mentre diverse centinaia di manifestanti sono rimaste in presidio attorno al ministero. Usciti dall'incontro al Mise i sindacati hanno riferito che "il ministro Guidi sta facendo incontri con l'azienda per cambiare il piano industriale e che il Governo si è impegnato affinché l'azienda ricominci a pagare gli stipendi a condizione che i lavoratori lascino entrare le tre persone dell'amministrazione". I sindacati si sono detti disponibili e hanno aggiunto che la settimana prossima saranno riconvocati per capire se ci sono stati passi avanti.

Le reazioni. "Quanto successo al corteo è un fatto grave e inaccettabile - sottolinea Luigi Angeletti, leader della Uil - sono le cariche la cifra della politica di attacco ai sindacati? In piazza c'erano solo lavoratori e non sindacalisti. Le forze dell'ordine non devono alimentare il disordine. Il governo deve intervenire e risponderne, perchè episodi del genere non possono passare sotto silenzi".

"Noi abbiamo sempre il massimo rispetto nei confronti delle forze dell'ordine che fanno il loro dovere - ha aggiunto il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan - Ma è davvero incomprensibile e grave quello che è accaduto oggi al corteo dei lavoratori della Ast di Terni. Caricare e picchiare i lavoratori e i dirigenti sindacali, a cui va la solidarietà e la vicinanza della Cisl, non è certamente un bel segnale per il clima generale del paese. Speriamo che il Governo faccia subito chiarezza su quanto è accaduto ".

Sel ha annnunciato che presenterà oggi stesso un'interrogazione urgente al ministro Alfano per chiedere conto della gestione della piazza da parte dei rappresentanti delle forze dell'ordine. "Visto che non è la prima volta che succede forse è il caso che il ministro dell'Interno si dimetta" affermano  il responsabile nazionale lavoro Giorgio Airaudo e il deputato Ciccio Ferrara.

Dal Pd, il presidente del partito Matteo Orfini ha scritto su Twitter: ''In casi così drammatici ci può essere tensione, ma i lavoratori dell'Ast vanno ascoltati non caricati''. Stefano Fassina al videoforum di Repubblica ha dichiarato: "In piazza c'erano dei lavoratori ed è gravissimo quello che è successo. Dobbiamo rispondere con la politica industriale non con la polizia".

Solidarietà ai lavoratori Ast è arrivata anche dall'Arci nazionale e dall'Arci di Terni: "Il governo - scrivono - deve chiarire in Parlamento e al Paese come intende garantire il diritto a manifestare evitando che simili fatti si ripetano, soprattutto in una stagione in cui, per contrastare tagli e provvedimenti che ledono il diritto al lavoro, scioperi e manifestazioni andranno intensificandosi".