AttualitàHomePolitica

CARUSO, DI BATTISTA, LO STIPENDIO E IL FONDO PER IL MICROCREDITO CHE NON È DEL M5S

Caruso-Di-Battista-matteoderricoSono partite le registrazioni on line per l’operazione microcredito. Una nota del Ministero dello sviluppo comunica che è scattato il click-day sul sito www.fondidigaranzia.it per ottenere finanziamenti a sostegno della microimprenditorialità della durata massima di 7 anni garantiti dallo Stato fino a 25 mila euro (in alcuni casi fino a 35.000 euro).

I grillini subito a suonare la grancassa per prendersi il merito:

“È il coronamento di due anni di lavoro da cittadini prestati alla politica, cittadini al servizio dei cittadini. Il ministero dello Sviluppo economico ha lanciato la procedura che dà il via al Fondo per il microcredito di Stato, una conquista inedita nella storia di questo Paese, uno strumento realizzato grazie al duro impegno e soprattutto grazie ai 10milioni di euro che derivano dalle restituzioni delle eccedenze di stipendio da parte degli eletti Cinquestelle”. “Le nostre restituzioni, sottolineano i parlamentari del Movimento 5 Stelle, “faranno nascere o rafforzeranno una miriade di piccole imprese, creando occupazione nuova di zecca”.

È molto strano che questo partito politico si vanti di un provvedimento del quale non ha alcuna competenza, essendo il M5S all’opposizione ed essendo il provvedimento un decreto ministeriale, ed è molto stano anche che il M5S sostenga di aver finanziato proprio questo provvedimento, visto che il provvedimento è stato emanato con un decreto del 17 ottobre 2014 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1° dicembre 2014, un anno e mezzo fa.

Il fondo in questione non è una novità, si tratta del Fondo di garanzia delle PMI istituito nel 2000 che si rivolgeva alle PMI in difficoltà finanziarie e che ora ha allargato il campo di applicazione anche alla microimprenditoria di nuova costituzione.

“Il Fondo di garanzia per le Pmi è gestito per conto del Ministero dello Sviluppo Economico dal Raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalla mandataria Mediocredito Centrale S.p.A. e dalle mandanti Artigiancassa S.p.A., MPS Capital Services Banca per le Imprese S.p.A., Mediocredito Italiano S.p.A. e ICBPI – Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane S.p.A.”.

Questo fondo non viene erogato direttamente alle PMI ma è una garanzia sul prestito erogato dalle banche, ossia copre le eventuali passività subite dagli istituti di credito nel caso in cui il prestito non venga restituito, quindi di fatto il nome del fondo è un po’ fuorviante e si presta a facili equivoci. Se ancora non fosse del tutto chiaro, il fondo non garantisce le imprese ma le banche.

La Legge di Stabilità del Governo Renzi ha incrementato gli stanziamenti destinati al Fondo di garanzia delle PMI, portandoli a ben 27 miliardi di Euro. Il contributo dei circa 10 milioni di Euro versato dal M5S è quindi pari allo 0,037% del fondo.

L’onorevole 5 Stelle Alessndro Di Battista, insieme ai suoi colleghi di partito, continua con la litania della restituzione dello stipendio da parlamentare. E sostiene di aver restituito al Fondo per il microcredito 128mila euro. Quei soldi sono sicuramente soldi delle tasse degli italiani. Se di restituzione si tratta dovrebbe, insieme ai suoi colleghi, restituirli agli italiani.

post-di-battista-matteoderrico

Ma non è così per i politici del partito di Grillo e Casaleggio “restituire” significa dare i soldi degli italiani a una banca privata che poi li presterà a piccole e medie imprese, guadagnandoci sopra.

All’onorevole grillino Di Battista risponde Francesco Caruso ex parlamentare di Rifondazione Comunista, smontando la sua tesi della restituzione:

“Caro Alessandro Di Battista: tu per due anni hai versato 4.900 euro al mese e te ne sei tenuti 8.500 al mese. Io quando ero deputato ho fatto esattamente il contrario, ne versavo 9.500 e me ne restavano meno di 4.000, senza grandi proclami, roboanti e rivoluzionari, corredati da video autopromozionali. Non arricchirsi è elemento banale e scontato: purtroppo invece la “rivoluzione” di cui tanto parli è cosa molto più seria, maledettamente più complicata e seria…”

Di Battista, nonostante fosse taggato, non ha risposto. Invece ha risposto Maurizio Acerbo, altro esponente di Rifondazione Comunista, che ha aggiunto:

“pensare che successivamente abbiamo cambiato regolamento rifondazione per renderlo ancor più drastico. ma ai media la cosa non ha mai interessato”.

A Di Battista e a tutti i pentastellati si suggerisce la lettura del Vangelo di Matteo 6,1-4:

Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati […] Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. […] Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta […]

mader
tratto da Lo Sai