Milano, 30 maggio 2015 - 11:57

Basta Compiti, online la petizione dei genitori contro i compiti a casa

Ragazzi troppo carichi, studiano tre volte i coreani. E se intanto si abolissero quelli delle vacanze?

di Redazione scuola

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La campagna è suggestiva: Basta Compiti, si chiama e contiene già tutto. In quattro mesi ha avuto 4 mila firme, dall’associazione Montessori al coordinamento dei Genitori Democratici, da professori anche universitari a migliaia di genitori che ogni pomeriggio/sera subiscono l’incubo di assistere i figli alle prese con operazioni e analisi logica, epica o scienze. Si tratta di una lettera che, postata su Facebook , sarà inviata al Miur e ai dirigenti scolastici.

Del resto il tema è antico. E recentemente anche l’Ocse ci ha ricordato che i nostri ragazzi studiano a casa il triplo dei coreani: una media di otto ore alla settimana che vuol dire che i «secchioni» passano il pomeriggio sulla scrivania della propria camera. A Pasqua aveva fatto scalpore una maestra che ha consigliato ai propri bambini di non fare compiti ma di impegnarsi a passare del tempo con mamma e papà, nonna e nonno.

Ora la petizione, che alla vigilia delle vacanze estive, si allarga anche a Basta compiti per le vacanze, punta a fare di questo tema un vero e proprio dibattito pubblico. Citando la Costituzione, spiega che sono inutili, dannosi, discriminanti e prevaricanti. E pone un punto non indifferente: spesso i genitori non sono capaci di fare i compiti con i figli, perché non hanno competenze adeguate.

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