Muravera, c’è una terza vittima: insulti e minacce all’omonima della ‘bulla’

Migliaia di post su Facebook e messaggi privati con insulti, volgarità, minacce: il caso di bullismo nella scuola di Muravera ha pure una terza vittima. Ha vent’anni, capelli lunghi biondi, un piercing sulle labbra: la sua unica colpa è il nome, lo stesso della ragazza che all’uscita di scuola ha aggredito la sua compagna.

La storia è documentata dalla giovane sul suo profilo Facebook e Sardinia Post l’ha intervistata. L’incubo inizia martedì sera, lo stesso giorno in cui il video che riprende l’aggressione, girato con uno smartphone e condiviso compulsivamente sui social network fino a raggiungere oltre 4 milioni di visualizzazioni, viene fatto girare per la prima volta. “Da un momento all’altro ho visto che la mia pagina personale su Facebook aveva avuto un picco di notifiche: centinaia di persone che mi chiedevano l’amicizia, altrettante che seguivano gli aggiornamenti del mio profilo. Poi sono iniziati i messaggi privati: insulti, minacce”. “Vergognati, finirai in tv, vuoi fare la boss ma chi c..o sei”, “Fai schifo, sei sulla bocca di tutti, ti sei rovinata la vita e ti sta solo bene” sono alcuni dei commenti ricevuti dalla ventenne.

“All’inizio mi sono spaventata davvero. Ho provato a rispondere a tutti spiegando che non ero io la protagonista di quell’aggressione, che non avrei mai picchiato nessuno nella mia vita. Ho girato un video dove ho detto che ho vent’anni e non 15, che a scuola non ci vado più perché lavoro, che io e la mia omonima neanche ci somigliamo. Tutto inutile, stanno continuando a scrivermi. A oggi ho mille richieste di amicizia di persone che vogliono controllare la mia pagina e mandarmi messaggi privati. Per fortuna ho avuto tanto sostegno dalle persone che mi sono vicine e la paura è passata, mi sono sentita protetta”.

L’aggressione virtuale alla ragazza avrà probabilmente anche risvolti penali: “Dopo aver cercato di spiegare a tutti che si trattava di omonimia ho deciso di chiedere aiuto: presenterò una denuncia per diffamazione ai carabinieri e alla polizia postale”. Tra gli autori dei post ci sono adulti, donne e uomini non solo dalla Sardegna ma da tutta Italia, e anche minorenni: “Ieri mi ha scritto una quindicenne per insultarmi, anche questo non è forse bullismo?”

Francesca Mulas

LEGGI ANCHE

Monastir, la sindaca Murru: “Condanniamo il gesto”

Monastir, controlli rafforzati

Ragazzina aggredita da una bulla a Muravera, stretta di mano tra le due

Ragazzina aggredita: “L’ho perdonata, mi ha chiesto scusa” 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share