Rivedere Giovanni Falcone con gli occhi di Paolo Borsellino, ripartire da quel 19 luglio di 25 anni fa in via D’Amelio per ritornare a Capaci. “In questo momento è importante che ricordi a me stesso e voi che sono un magistrato” dice Paolo Borsellino subito dopo la morte del collega, dell’amico, consapevole di essere diventato testimone, sopravvissuto con i giorni contati.