Milano, 16 ottobre 2017 - 04:40

Ophelia sulle coste europee: incendi in Portogallo, 36 morti

Altre 4 vittime in Spagna, colpita la regione della Galizia. Tre morti in Irlanda per la caduta di alberi. Sempre in Irlanda oltre 360mila abitazioni sono rimaste al buio. Sospesi i traghetti per la Gran Bretagna. Allarme negli aeroporti

Un’immagine dal satellite dell’uragano Ophelia diffusa dal National Oceanic and Atmospheric Administration Un’immagine dal satellite dell’uragano Ophelia diffusa dal National Oceanic and Atmospheric Administration
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Ophelia, sceso da urgano a tempesta tropicale 1 ma comunque potenzialmente devastante, sta per arrivare sulle coste europee e la penisola iberica sta pagando le conseguenze drammatiche. Per i meteorologi è la peggiore tempesta degli ultimi 50 anni. L’intera penisola è investita da venti fino a 130 chilometri orari che hanno alimentato incendi. Tragico è il bilancio delle vittime in Portogallo, dove si contano almeno 36 morti; altre 4 vittime del fuoco in Spagna, dove la regione maggiormente colpita è la Galizia. Stato di allerta anche in Irlanda: la velocità del vento ha toccato in mattinata i 156 chilometri orari e una donna è morta dopo che un albero è caduto sulla sua macchina.

Portogallo, incendi fuori controllo

La protezione civile del Portogallo è in stato di massima allerta: i venti provocati dall’uragano Ophelia, hanno chiarito le autorità, hanno alimentato incendi che erano già in atto a causa delle elevate temperature e che hanno quasi certamente cause umane. I Canadair sono in azione dalle prime ore del mattino ma si spera anche in un aiuto da parte del meteo: oggi sono infatti previste sulla costa atlantica deboli piogge mentre gli esperti stimano che la forza dell’uragano possa attenuarsi nel corso della giornata. La Protezione Civile dichiara di non essere in grado di dire quando la situazione tornerà sotto controllo e che i focolai attivi sotto attualmente 50. Tra i 36 morti provocati dalle fiamme c’è anche un neonato di appena un mese, i feriti sono 51, 15 dei quali in gravi condizioni. L’Italia ha offerto l’invio di due aerei: è stato l’«unico paese a essersi fatto avanti», ha specificato il ministero degli Interni di Lisbona.

Spagna, minacciate Vigo e Pontevedra

In Galizia, regione atlantica della Spagna, si contano altre 4 vittime: due sono state trovate carbonizzate all’interno di un’auto nei pressi di Nigràn, le altre due in casolari di campagna. Particolarmente colpita la zona di Vigo e Pontevedra: 15 sono i focolai attivi da sabato e 4.000 gli ettari di terreno già distrutti. La situazione è il risultato di un’estate particolarmente secca, di temperature che ancora ieri si mantenevano sopra i 30 gradi e di incendi alimentati dalle raffiche di vento portate da Ophelia.

Irlanda, 360mila case senza energia

Anche in Irlanda col passare delle ore il quadro si va complicando. Intanto si registrano le prime tre vittime: una anziana donna che è stata colpita da un albero caduto sulla sua auto nel villaggio di Anglish mentre a Tipperary un uomo di trent’anni ha perso la vita nel tentativo di rimuovere un albero caduto; un analogo incidente è costato la vita a un uomo a Ravensdale. Dublino ha mobilitato anche l’esercito per fare fronte ai danni provocati dalla tempesta. Sulle costa si registrano già onde alte fino a 10 metri e venti che hanno abbattuto alberi e linee elettriche. Sull’isola ci sono già 360mila abitazioni senza energia e serviranno diversi giorni prima che l’erogazione venga ripristinata. L’aeroporto di Dublino è stato costretto a cancellare 130 voli. La protezione civile ha raccomandato agli abitanti delle zone colpite di tenere le finestre chiuse e di uscire di casa solo se indispensabile. Scuole, tribunali e uffici pubblici sono già stati chiusi per ordine del governo.

Il parere dei meteorologi

Il meteorologo Luke Miall ha detto che potrebbe portare con sé venti pari agli uragani, con violente piogge, raffiche e turbolenze. Il servizio meteorologico irlandese ha elevato il livello di allerta da arancione a rosso, il massimo, per tutto il Paese. Soppressa anche la maggioranza dei traghetti tra Irlanda e Gran Bretagna. Il centro statunitense per gli uragani prevede che Ophelia possa portare dai 50 ai 70 millimetri di pioggia sull’Irlanda occidentale e in Scozia, con alluvioni e onde «alte e distruttive» sulla costa. «Forze di Difesa in corso di dispiegamento nelle aree di massima allerta - ha twittato il primo ministro irlandese Leo Varadkar - e pronte ad agire anche domani». Gli aeroporti di Dublino e Shannon hanno invitato i passeggeri a procurarsi informazioni sui voli prima di mettersi in viaggio, mentre lo scalo di Cork ha preannunciato probabili cancellazioni. L’allarme è stato diffuso anche dalla Gran Bretagna per l’Irlanda del Nord, che fa parte del Regno Unito. Possibili blackout elettrici, pericolo di oggetti volanti, disservizi nei trasporti e nei segnali telefonici. Venti forti potranno interessare anche Scozia, Galles e Inghilterra.

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