Torino

La Regione investe un milione e mezzo per sterminare le zanzare

Piano di disinfestazione in 130 comuni del Piemonte

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Nonostante ieri le temperature fossero quelle dell'autunno, è partita la campagna di disinfestazione dalle zanzare in 130 comuni piemontesi. Con il caldo, i temporale e l'afa le zanzare diventano la “peggiore” compagnie delle serate estive e non solo nell'aree di campagna e vicino all'acqua. Spesso anche le città sono terreno di caccia per fastidiosi insetti a caccia di punture.
La Regione ha approvato i piani di disinfestazione dei Comuni: Torino, l'area metropolitana, Vercellese, Biellese, Novarese, Verbano, Alessandrino sono le aree più coinvolte e nelle quali, fino ad autunno inoltrato, si spenderà il milione e mezzo di euro stanziato dalla Regione per sterminare le larve e diffondere le buone pratiche per prevenire le punture degli insetti che in alcuni casi, rari per fortuna, possono andare oltre il semplice fastidio. E' il caso del virus Zika, trasmesso dagli insetti e con un focolaio in Brasile, tra cui la zanzara tigre, per il quale c'è l'allerta dell'Organizzazione mondiale della sanità. «Non prevediamo disinfestazioni mirate per queste zanzare, perché sarebbe impossibile selezionarle – spiega Paolo Roberto dell'Ipla – ma abbiamo un rigido protocollo in caso di arrivo in Piemonte di persone malate e abbiamo già messo in campo una serie di misure preventive». “Trappole” ai confini e negli aeroporti, controlli mirati e a campione, sopralluoghi sugli aerei in arrivo da zone a rischio, per aspirare dagli anfratti più favorevoli eventuali zanzare salite a bordo.
Come già avvenuto per gravi epidemie Ebola, o per alcuni febbri trasmesse dagli insetti, come la Dengue, il protocollo prevede che un turista che sbarchi in Piemonte con i sintomi assimilabili alla malattia venga ricoverato nei reparti speciali per le malattie infettive, ad esempio a Torino all'Amedeo di Savoia, e che i medici informino immediatamente le squadre dell'Ipla. «A quel punto noi intervistiamo il malato per capire i suoi movimenti dal rientro dal viaggio e se c'è la possibilità che sia stato morso da altre zanzare che a quel punto diventerebbero potenziali portatori di nuovi contagi» spiegano dall'Ipla. Il protocollo prevede anche la disinfestazione della casa dell'ammalato e delle zone circostanti con l'uccisione delle zanzare adulte per bloccare la diffusione del virus. «Non c'è alcun allarma, ma noi siamo pronti – spiega ancora Paolo Roberto - perché l'abbiamo già fatto:  lo scorso ci sono stati cinque casi di febbre Dengue in Piemonte, ma in nessuno di questi ci sono stati contagi tramite insetti locali. Quindi lo stop ha funzionato».
Per quanto riguarda tutte le altre zanzare, autrici di bolli, ponfi e prurito, i tecnici dell'Ipla hanno già iniziato il trattamento delle larve sull'acqua e sui ristagni per evitare che le zanzare prolifichino, con prodotti biologici o chimici a seconda della potenziale pericolosità del “vivaio”. «Sono previste anche campagne sulla “popolazione adulta” - spiegano – ma solo nei casi in cui la presenza di insetti superi una soglia di sicurezza, visto che si tratta di trattamenti molto impattanti dal punto di vista ambientale».