Milano, 21 aprile 2017 - 15:16

Maroni: referendum il 22 ottobre
E per le strade arrivano 18 milioni

La giunta regionale si è riunita in Provincia. Rossi anticipa le tre priorità sulla viabilità: Pontesecco, variante di Trescore-Entratico e rotatoria di Pontenossa. Poi il governatore annuncia la consultazione sull’autonomia

Giorgio Gori, Roberto Maroni e Matteo Rossi (LaPresse/Sergio Agazzi) Giorgio Gori, Roberto Maroni e Matteo Rossi (LaPresse/Sergio Agazzi)
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Il referendum consultivo per l’autonomia della Lombardia si terrà domenica 22 ottobre, lo stesso giorno del referendum in Veneto. Lo ha annunciato il presidente Roberto Maroni al termine della riunione della giunta della Regione Lombardia, che si è tenuta in via Tasso a Bergamo, nelle sale della Provincia. Il presidente Matteo Rossi ha colto l’occasione per annunciare che i 18 milioni di euro del Patto per la Lombardia saranno investiti nella variante di Trescore-Entratico, nella rotatoria di Pontenossa e nell’allargamento del nodo a Pontesecco. È stato comunicato, inoltre, che trecento chilometri di strade sui circa 1.300 della rete provinciale diventeranno di proprietà o regionale o Anas, consentendo di liberare risorse per la manutenzione.

Maroni: «Una scelta di buonsenso»

«Credo - dichiara Maroni - che nessuno lombardo possa votare No un referendum che dice: vuoi che una parte rilevante dei 53 miliardi di tasse lombarde rimangano qui, per aiutare chi ha bisogno, per realizzare gli ospedali, per abolire il bollo auto? Quale cittadino lombardo può dire di no?». E ancora: «C’è qualcuno che dice di no per ragioni ideologiche, ma il buonsenso dice altro. Quindi mi appello al buonsenso dei cittadini lombardi». Per Maroni, del resto, il risultato della consultazione che si terrà contemporaneamente anche in Veneto, avrà una valenza politica: «Se passa il Sì all’autonomia o il Governo ce la dà o viene sfiduciato dalle due delle più importanti Regioni del nord. Quindi ha una rilevanza politica nazionale in vista delle elezioni politiche».

Gori: «Referendum inutile»

«Maroni ha diversi mesi davanti per avviare una interlocuzione con il Governo per l’autonomia della Regione Lombardia - sottolinea il sindaco Giorgio Gori -: è un obiettivo importante e mi auguro che colga l’occasione dopo l’apertura delle ultime ore da parte del ministro Maurizio Martina a nome del Governo». Per Gori «quello dell’“autonomia rafforzata” è un obiettivo che appartiene alla cultura del centrosinistra, che nel 2001 ne introdusse la previsione in Costituzione. Siamo dunque i primi a sollecitarla, ma non siamo d’accordo sulla modalità, visto che già oggi ci sono le condizioni per trattare con il Governo, come previsto dalla legge, senza spendere i 46 milioni di euro previsti per l’organizzazione della consultazione referendaria. È come chiedere un mandato per suonare il citofono quando la porta è già aperta».

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