martedì 21 novembre 2017

E’ a un’ora da qui!

Più volte, da quando viviamo a Bardi, c’è capitato di dare informazioni turistiche ai nostri ospiti, interessati a visitare sia la Valceno che altre destinazioni un po’ più lontane. Paradossalmente, moltissimi dei nostri consigli si chiudono con l’indicazione della distanza in termini temporali: “ad un’ora o poco più da qui”!
Effettivamente Bardi, pur nel suo parziale isolamento geografico, è “ad un’ora o poco più” da tantissime attrattive turistiche di grande calibro: Parma che la fa da padrona, la Reggia di Colorno, Fontanellato con il suo meraviglioso labirinto, il Fidenza Outlet e così via.
Ieri siamo stati a visitare uno dei tanti posti “ad un’ora da Bardi”, approfittando del meteo favorevole di questo novembre luminoso anche se freddino. Ad un’ora da Bardi – ad un’ora di curve, per dirla tutta -  si trova Vigoleno, uno dei “Borghi più belli d’Italia”, Bandiera Arancione del Touring Club.
Si giunge a Vigoleno percorrendo una panoramica strada che sale tra i vigneti delle colline piacentine che, coi loro colori autunnali, i gialli e i rossi soprattutto, impreziosiscono l’ambiente naturale. Un ampio parcheggio e la cura posta nella scelta dell’arredo urbano lasciano subito presagire che si sta per iniziare una piacevole gita: il borgo, poi, chiuso all’interno delle mura dell’antica cittadella fortificata, riserva davvero delle grandi sorprese, come la chiesa plebana di San Giorgio, con resti di affreschi pregevolissimi, il mastio, antica torre di guardia ed i camminamenti di ronda, il palazzo-castello che fu della famiglia Scotti che tenne il possesso del luogo per ben cinque secoli, la cisterna che “arreda” la piazza del borgo con la sua forma bombata.
Sarà stata la bellezza del luogo, il tepore delle ore centrali della giornata che invogliavano a stare all’aperto ed alla giovialità, ma le persone incontrate ci sono sembrate belle ed affabili: si guardava un monumento, godendo della sua bellezza e le nostre considerazioni (positive) venivano rimarcate da quelle di altri visitatori. Una bella atmosfera arricchita da ciò che di più aulico questa regione sa offrire: il cibo!
All’interno di Vigoleno si può decidere di pranzare in uno dei piccoli ristorantini che propongono specialità della zona e noi, alla faccia dei fast-food che imperversano ormai quasi ovunque, abbiamo scelto di prendere un ottimo panino con la coppa (un must in queste zone) ed una porzione di Grana Padano prodotto a pochi chilometri di distanza. Il tutto “unto” da un paio di bicchieri di Gutturnio Superiore D.O.C. della cantina “La Tollara” ed un bicchierino di “Vin Santo di Vigoleno”, la D.O.C. più piccola d’Italia per poter dire di avere conosciuto quasi tutto sulle specialità della zona.
Emozionante, infine, la visita al Museo degli Orsanti, una volta presente a Compiano ed ora splendidamente allestito all’interno di un’antica trattoria appena dentro le mura di Vigoleno, per conoscere la vita di una parte di popolazione che dalla ValTaro e dalla ValCeno si era inventata un lavoro “di intrattenimento” spostandosi in gran parte del mondo conosciuto per allietare, grazie agli animali ammaestrati, i momenti di festa di grandi e piccini. 

© Stefano

Il mastio, i merli e i beccatelli
L'ingresso alla pieve di San Giorgio

Sirena bicaudata e antica rappresentazione di Trinità

Il mio "tatone" felice con coppa e vino al seguito

Strumenti di tortura - la cicogna

Un quadro nel quadro

Camminamenti di ronda

Il borgo di Vigoleno a volo d'uccello

Ammirando il paesaggio dall'alto del mastio

Siamo l'esercito del "selfie"

Al museo degli orsanti...

Brividi!


Nessun commento:

Posta un commento