Fedeli, “basta compiti a casa, bisogna lavorare di più in classe”

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Basta alla contrapposizione tra spiegazione in classe e compiti a casa, coinvolgendo di più gli studenti in attività collettive in classe che puntino ad una maggiore socializzazione.

Ci sono tesi a favore ed altre contro, chiarisce il Ministro,  un dibattito che auspica avvenga anche in Italia, come in Francia dove sono stati di recente abiloti i compiti a casa.

‘Ti faccio la lezione frontale, poi tu approfondisci a casa da solo’. Credo che questo non sia più il tempo né della sola lezione frontale né dei singoli compiti a casa“.

La ministra osserva che “i ragazzi hanno bisogno non di schemi rigidi. Ci sono condizioni differenti, opportunità differenti: a volte serve concentrarsi singolarmente su un compito necessario, anche con un approfondimento; di contro sarebbe anche importante che ci fosse la possibilità di fare dentro il percorso scolastico, magari il pomeriggio, magari in termini più socializzanti, anche approfondimenti collettivi soprattutto nelle scuole che assumono innovazione didattica e approfondimenti curriculari molto più flessibili e moderni, molto più legati anche alla trasversalità dei saperi”.

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