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Le malattie ai polmoni non dipendono "solo" dal fumo: uno studio spiega perché alcuni fumatori incalliti hanno organi "puliti" (FOTO)

Shutterstock / manzrussali
Shutterstock / manzrussali 

Il mistero sembra essere risolto. Perché persone che hanno fumato per una vita hanno polmoni sani e, al contrario chi non ha mai fumato si trova a contrarre malattie cardio-respiratorie? Degli scienziati inglese hanno fornito una spiegazione.

Gli studiosi del Medical Research Council dicono che i risultati ottenuti dalla loro ultima ricerca potrebbero portare a nuovi farmaci per migliorare le funzioni polmonari. Ma scegliere di non fumare resta sempre l’opzione più sana. I ricercatori hanno analizzato un'enorme quantità di dati genetici sulla salute dei volontari del progetto Biobank del Regno Unito.

Respirate senza difficoltà

Un'analisi condotta su oltre 50 mila persone ha mostrato favorevoli mutazioni nel DNA in coloro che hanno un'attività polmonare potenziata ed è stato smascherato il mito dell'impatto mortale del fumo.

L’osservazione però, si è focalizzata sulle malattie Broncopneumopatia Polmonari Croniche Ostruttive (l’acronimo inglese è COPD) i cui pazienti soffrono la mancanza del respiro, tosse e ripetute infezioni polmonari. I risultati della ricerca interesseranno oltre tre milioni di persone nel Regno Unito e spaziano da malattie come la bronchite a quelle come l'enfisema.

Mettendo a confronto i risultati degli esami dei fumatori e dei non fumatori, così come quelli delle persone malate e quelli delle persone sane, i ricercatori hanno scoperto che ci sono sezioni del nostro DNA che riducono il rischio di COPD. Quindi, se per i fumatori con i "geni buoni" il rischio di contrarre malattie respiratorie resta comunque contenuto, per coloro che, anche se non fumano, hanno i "geni cattivi", il rischio è più alto.

Il prof. Martin Tobin, uno dei ricercatori dell'Università di Leicester, ha detto che i geni sembrano influenzare il modo in cui i polmoni crescono e rispondono agli infortuni e, come ha dichiarato al sito della BBC News: “Non sembra esserci la bacchetta magica capace di garantire una protezione totale dal consumo di tabacco, ci sono soggetti che hanno i polmoni “predisposti” alla malattia anche se non sono mai stati fumatori”.

Dipendenza

L'abitudine al fumo aumenta il rischio di tumori e malattie al cuore anche se non sono state considerate in questo studio. Durante la ricerca, gli scienziati hanno scoperto che alcune parti del codice genetico erano comuni tra i fumatori: alcune funzioni del cervello vengono alterate a causa della dipendenza dalla nicotina, anche se resta ancora un’ipotesi da confermare.

“I risultati ottenuti sono fantastici – ha dichiarato il professor Tobin – abbiamo trovato indizi importanti sul funzionamento del corpo. Ciò che è emerso dallo studio sono solo ipotesi che potrebbero portare ad alcune scoperte davvero interessanti nello sviluppo dei medicinali”.

I risultati sono stati presentati al European Respiratory Society e pubblicati sulla rivista Lancet Respiratory Medicine.

Ian Jarrold, il direttore della ricerca presso alla British Lung Foundation, ha dichiarato: "Questi risultati rappresentano un importante passo avanti per aiutarci a realizzare un quadro più chiaro circa l'affascinante e intricata realtà della salute dei polmoni”.

“Capire la predisposizione genetica non sarà importante solo per curare persone affette da malattie ai polmoni, ma sarà determinante per insegnare alle persone sane come prendersi cura dei loro polmoni”.

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