Napoli

Noemi Letizia e Vittorio: separazione ufficiale. All’ex sposa 6mila euro al mese

Noemi e Vittorio 
Alla donna andranno tremila euro, più l’affitto della residenza vista mare, più i gioielli e i regali
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Game over. Adesso c'è l'ufficialità della separazione, e ci sono le carte inviate al giudice. Noemi Letizia e Vittorio Romano oggi: divisi. Con un accordo consensuale - che tutela i due piccoli bambini nati dalla loro unione - e cifre solide a lei, ma non da capogiro. Manca soltanto l'ok finale che dovrà pronunciare il pubblico ministero. Dopo, saranno divorziati. Strappo precipitoso: che i due protagonisti e i rispettivi gruppi familiari hanno voluto soft e "maturo", sebbene i coniugi fossero acerbi, anche d'anagrafe. Un addio clamoroso, come Repubblica aveva anticipato un mese fa.

Ma ora è quasi divorzio. Da record. Una coppia che scoppia può far malinconia, non fa notizia: ma questa non è mai stata una coppia qualunque. Lei, Noemi, 26 anni e tante vite alle spalle, prima papi girl della sconvolgente parabola berlusconiana apertasi con il Casoriagate, originaria di una modesta famiglia di Portici con madre casalinga e padre che aveva avuto noie con la giustizia, ragazza talentuosa nella danza e poi aspirante showgirl e militante di Fi che si scopre essere in contatto con l'allora Cavaliere ed il suo entourage fin da tenera (minore) età.

Lui, 36, figlio dell'alta borghesia cittadina, secondogenito dei noti e riservati Vichy de Dalmases, signora della nobiltà spagnola prestata alla mondanità napoletana, e di Valerio, imprenditore con il phisique du role del campione di Vela, e residenze tra Posillipo, Capri, Cortina. Sette anni fa, l'incontro. La famiglia di lui, all'inizio, non vuole. Non ama quel passato. Poi arrivano i due pargoli della coppia, le nubi si diradano . Infine, il matrimonio, lo scorso 23 giugno, e l'abbraccio in società. Un "Sì" patinato e lussuoso, con 200 invitati trasportati con le barche da Capri alla baia di Recommone, a Nerano. Poi, la decisione di Noemi, l'amore che finisce. Capita a tanti. L'addio, aspro, il 23 settembre. Novanta giorni da dimenticare. Tutto, nella vita di questa ex bambina esposta alla ribalta, continua ad avere il carattere della precoce fama. Ma ora lei sostiene di voler pensare a un'altra vita. "Sarò imprenditrice. Voglio finalmente essere solo me stessa, pensare al mio futuro", dice agli amici. Una società è già pronta: sarà titolare di un esercizio di pizzeria e ristorazione a ridosso di piazza Bovio.

Alle spalle, chissà, gli ultimi momenti di liti e rancori. Dopo l'intemperanza di lui alla decisione di lei, e la rabbia sfociata venti giorni fa nella controversa serata di accuse e violenza verbale, con la polizia chiamata a intervenire, nella loro casa di Mergellina. I due decidono, con le famiglie, che sarà(dovrebbe essere), l'ultima notorietà. E nessuno presenta denuncia per lesioni. "Io non l'ho mai picchiata", si difende Vittorio, che aspirava a un posto in lista con Forza Italia, ed è stato ospite di Berlusconi ad Arcore insieme con Noemi, soprattutto da quando l'ex premier aveva battezzato uno dei loro bambini. Lei corregge il tiro. "Non è violento, le cose finiscono".

Si scopre anche perché, quella sera a Mergellina, esplose il risentimento. "Noemi aveva postato delle foto di una cena tra amici in cui si festeggiava la separazione", raccontò Vittorio. "Eppure siamo ancora per poco in casa insieme". Poi sempre in tempi record, la necessità di un accordo che i familiari di lui considerano "urgentissima: per il bene di due bimbi". Parte la cosiddetta "negoziazione assistita". È la procedura urgente, prevista dal 2014, che consente ai coniugi di chiudere subito, via avvocati, ciò che resta da consumare: mantenimento, affidamento condiviso dei figli, i conti.
Carte in Procura, ci vuole solo l'ok del pm. A curare gli interessi di Vittorio, l'avvocato Domenico De Bernardinis, ad assistere Noemi i legali Giorgio Coppola e Rosanna Buonanno, studio specializzato in accordi sprint e associazione "Divorzio al volo". E le condizioni di oggi? In sintesi: 6mila euro al mese, banconota più, banconota meno, tra l'affitto della residenza vista mare (1.200 euro), e i 3mila versati da lui , oltre a tutte le spese extra relative ai figli. Più i gioielli, i regali. Non a caso, il loro stesso passo d'addio è stato nelle ultime settimane vagliato, dai mondi influenti e paralleli che agiscono alle loro spalle: anche degli affari, della politica. Troppo repentina, l'evoluzione di quei sentimenti, per non essere aiutati a dividersi. Sposi a giugno. E a ottobre, già stranieri.