Bookmark and Share

Niente diritto al lusso Veronica Lario resta senza assegno

LA CORTE D’APPELLO DÀ RAGIONE A BERLUSCONI, CHE AVRÀ INDIETRO I SOLDI

Veronica Lario non percepirà l’assegno divorzile di un milione e 400 mila euro al mese da parte dell’ex marito Silvio Berlusconi. La decisione della Corte d’Appello di Milano è un colpo di scena in qualche modo atteso dopo la sentenza della Cassazione sull’ex ministro Vittorio Grilli, ma resta pur sempre una scelta molto importante dal punto di vista del diritto e del mutamento dei costumi. La Corte d’Appello ha infatti applicato il criterio dell’autosufficienza e non più quello del mantenimento del tenore di vita. Berlusconi aveva fatto ricorso sostenendo che la ex moglie possedeva liquidità per sedici milioni, gioielli e società immobiliari e che poteva badare a se stessa. Ora Veronica Lario dovrà ridare al leader di Forza Italia anche i soldi ricevuti dal 2014: circa 50 milioni di euro più il pagamento delle spese legali.

Come nel caso della contesa tra Grilli e l’ex moglie Lisa Lowenstein i giudici hanno fatto una scelta che fa discutere.

Ancora di più in questo caso visto che proprio la relazione tra l’ex premier e Veronica Lario, al secolo Miriam Bartolini, ha segnato le cronache politiche e di gossip dell’ultimo decennio.

Ma la norma che prevedeva un assegno divorzile adeguato al precedente tenore di vita era legata a un diverso rapporto tra i coniugi: spesso la donna restava in famiglia e non svolgeva un lavoro al di fuori della casa, non tanto per scelta ma per condizionamento sociale e, a volte, addirittura per obbligo. Era giusto che al momento del divorzio il giudice tutelasse colei che aveva sacrificato carriera e reddito per occuparsi della cura della famiglia. E’ un’Italia di tanti anni fa, che in alcuni casi resiste, dove la divisione tra vita privata e vita pubblica era segnata da una ferrea divisione dei ruoli. Oggi le cose sono cambiate. Le donne, nella maggior parte dei casi, hanno un lavoro e fanno di tutto per essere autonome anche all’interno del matrimonio. Il cambiamento non riguarda tutte, ma nel momento in cui il giudice verifica il livello di autosufficienza si presume che anche le situazioni più fragili siano al sicuro.

Ciò che conta è come dalla Cassazione prima, dalla Corte d’appello oggi venga la registrazione di un cambiamento e anche un input per andare avanti.

Veronica Lario molto probabilmente farà ricorso in Cassazione. La suprema corte difficilmente smentirà se stessa e quindi molto probabilmente riconfermerà la sentenza di secondo grado. L’ex moglie di Berlusconi dovrà fondare la sua sussistenza basandosi su quello che ha, su se stessa, poiché è in grado di farlo. E se ci si pensa bene, è una cosa bellissima che fa fare un passo avanti alla società.

Bookmark and Share