Sanità, accordo sui turni e minori liste di attesa

PORDENONE. Aumento dei volumi di attività per abbattere le liste di attesa e garantire le presenze nonostante la carenza di organico, fidelizzando così il personale.

Sono tra i principali obiettivi dell’accordo sulla produttività firmato ieri tra i vertici delle organizzazioni sindacali e quelli dell’Azienda sanitaria 5, relativo all’anno in corso. Un caso raro, peraltro, di unanimità, ovvero disco verde da tutte le sigle.

Due accordi sono stati approvati ieri, il terzo ed ultimo, sul quale la discussione è già avviata, dovrebbe essere licenziato entro la metà del mese.

Il primo accordo è stato firmato, all’unanimità, con la dirigenza amministrativa e tecnica, il secondo, pure unanime, con i dirigenti medici e veterinari. Resta da chiudere quello col comparto del personale non dirigenziale, che deve essere sottoposto al vaglio delle rsu.

Una “partita” da quasi 10 milioni di euro, che riguarda 3 mila 600 dipendenti delle strutture sanitarie del Friuli occidentale.

L’accordo con dirigenti medici e veterinari prevede un investimento di 3 milioni 189 mila euro, quello con l’area dirigenziale e amministrativa (farmacisti, psicologi) 763 mila euro; la fetta più grossa della “torta”, 6 milioni di euro, riguarda il comparto, e sarà definita entro metà mese.

Metà delle risorse sono assegnate dalla Regione sulla base di specifiche indicazioni su obiettivi per macroaree. Per l’area comparto, una buona parte delle risorse riguarderà la fidelizzazione del personale turnista, un’altra per l’abbattimento delle liste di attesa.

Insomma, il contratto prevede 38 ore di lavoro per la dirigenza e 36 per il comparto. Con questo accordo, si chiede di aumentare il monte ore per abbattere le liste di attesa e garantire la turnazione laddove, soprattutto, si è in carenza di organico.

I tre accordi (il terzo, tecnicamente, tra qualche settimana) relativi al 2015 sono siglati – dai vertici dell’Azienda sanitaria 5 col direttore generale Paolo Bordon e il direttore amministrativo Tecla Deldò – a tre mesi dalla fine dell’anno perché la disponibilità delle risorse aggiuntive è avvenuta solo a luglio.

«Questo accordo – spiega Paolo Bordon – cerca di dare risposte alle persone che stanno lavorando con sacrificio e impegno nei confronti dei cittadini e assistiti, tenendo conto dei tempi che stiamo affrontando nel rispetto degli stessi lavoratori». Un accordo, ha aggiunto, «di buonsenso».

Il direttore generale ha inteso, infine, ringraziare «gli uffici amministrativi dell’Azienda e tutte le rappresentanze sindacali, che hanno portato al tavolo un contributo di idee e non solo una rivendicazione di diritti, per migliorare l’organizzazione».

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