3. www.asst-rhodense.it
3
Promozione della salute nelle aziende
È DA UN PO CHE SE NE PARLA
il Decreto legislativo n. 81/08 «Testo unico sulla salute e sicurezza
sui luoghi di lavoro» che, all’art. 10, prevede che le Regioni, tramite le
Aziende Sanitarie Locali, svolgano attività di promozione in
materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
il Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012 - d.g.r. n. 1175
del 29 dicembre 2010 prevede il Progetto «Promuovere stili di vita e
ambienti favorevoli alla salute» e l’obiettivo specifico 2.2 «Attuare un
programma sperimentale di promozione della salute, con
riferimento a stili di vita e ambienti favorevoli, nei luoghi di
lavoro;
Regole d’esercizio ASL 2013 …stili di vita favorevoli nel
setting “ambienti di lavoro”;
4. www.asst-rhodense.it
4
Promozione della salute nelle aziende
AREE DI INTERVENTO
Nel PRP ( Piano Regionale di Prevenzione ) Regione Lombardia ha declinato
le proprie attività nei seguenti programmi:
1. Reti per la Promozione della Salute negli ambienti di lavoro
2. Scuole che Promuovono Salute - Rete SPS
3. Promozione della salute del bambino e della mamma nel percorso nascita
4. Promozione di stili di vita favorevoli alla salute nelle comunità
5. Screening oncologici
6. Prevenzione della Cronicità
7. Rete regionale per la prevenzione delle dipendenze
8. Prevenzione, sorveglianza e controllo malattie infettive
9. Tutela della salute e sicurezza del lavoratore
10. Integrazione Salute e Ambiente
11. Piano dei controlli sulle sostanze chimiche
12. Prevenzione e controllo rischio amianto
13.Sicurezza alimentare per la tutela del consumatore e sanità pubblica veterinaria.
5. www.asst-rhodense.it
5
Nel XIX° secolo un modello di promozione
della salute nell’azienda era….
…scuole, ambulatorio, piscina al coperto, con docce, spogliatoi e..
acqua calda; prendersi cura della salute dei dipendenti
significava avvalersi di una mano d'opera in buone
condizioni di salute… un vantaggio per entrambe le parti.
6. . Le persone non possono raggiungere da sole il loro
pieno potenziale di salute (dipende da un ambiente
favorevole, disponibilità di informazioni, abilità
personali e opportunità che consentono di fare scelte
sane)...“
"... La salute è creata e vissuta dalle persone
all'interno degli ambienti organizzativi della vita
quotidiana: dove si gioca,
si ama..."
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6
OMS Ottawa…e il lavoro
"Conferenza Internazionale sulla promozione della salute"
(Ottawa, Ontario, Canada, 17-21 novembre 1986)
"... Le persone non possono raggiungere da sole il
loro pieno potenziale di salute (dipende da un
ambiente favorevole, disponibilità di informazioni,
abilità personali e opportunità che consentono di
fare scelte sane)...“
"... La salute è creata e vissuta dalle persone
all'interno degli ambienti organizzativi della
vita quotidiana: dove si studia, si lavora, si gioca,
si ama..."
7. www.asst-rhodense.it
7
…oggi a quale modello di salute in azienda ci riferiamo?
Dopo la fase di sperimentazione locale, in Regione si è attivato
un percorso di confronto e condivisione con professionisti,
esperti, rappresentanti di Società Scientifiche, Università ed ASL
che ha portato al documento 2012 (DGS 11/12/2012 n.11861)
«Promozione di stili di vita favorevoli alla salute negli ambienti di
lavoro: indicazioni alle ASL per lo sviluppo di programmi efficaci e
sostenibili »
8. www.asst-rhodense.it
8
Perchè programmi di promozione della salute nei luoghi
di lavoro?
Gli ambienti di lavoro rappresentano contesti di grande interesse per la
promozione della salute, essendo dei microcosmi in cui le persone passano la
maggior parte del proprio tempo, spesso in presenza di forti dinamiche
relazionali.
E’ noto che i comportamenti, e perciò anche le abitudini dannose per la salute,
risentono moltissimo di determinanti e dinamiche di tipo relazionale.
I luoghi di lavoro perciò sono contesti favorevoli per la realizzazione di
azioni tese alla modifica di abitudini e comportamenti a rischio.
I luoghi di lavoro offrono la possibilità di incontrare la fascia di popolazione
adulta, difficilmente raggiungibile in altri contesti comunitari;
Producono effetti positivi non solo a livello individuale o aziendale ma anche a
livello delle famiglie di appartenenza dei lavoratori esposti e della
collettività;
9. www.asst-rhodense.it
Il Progetto WHP
9
Promuovere la salute significa valorizzare il prezioso
capitale umano presente nelle aziende
Il concetto di Promozione della Salute nei contesti
occupazionali presuppone che un’azienda non solo
attui tutte le misure per prevenire infortuni e malattie
professionali ma
si impegni anche ad offrire ai propri lavoratori
opportunità per migliorare la propria salute, riducendo
i fattori di rischio generali e in particolare quelli
maggiormente implicati nella genesi delle malattie
croniche.
10. www.asst-rhodense.it
Quindi cos’è ??
WHP significa sforzo congiunto di
datori di lavoro, lavoratori e contesto
sociale
per il miglioramento del benessere
psico-fisico nei luoghi di lavoro,
favorendo interventi di prevenzione
delle
patologie croniche
10
11. www.asst-rhodense.it
Non dimentichiamoci che ….
11
le malattie croniche rappresentano al contempo una priorità
di salute e una sfida per il mondo del lavoro nella gestione e
nel reinserimento dei lavoratori anche in relazione ai risvolti di
valorizzazione del capitale umano, di impatto economico e
sociale.
Il miglioramento dell’organizzazione del lavoro e
dell’ambiente di lavoro può incidere efficacemente sui
“processi di invecchiamento attivo e in buona salute» oltre che
facilitare l’adozione di stili di vita salutari, anche creando
condizioni di supporto ed inclusione dei lavoratori più anziani e
quelli con malattie croniche o disabilità
12. www.asst-rhodense.it
Quindi cos’è ??
Fattori sociali
economici e culturali
Fattori di rischio
In parte modificabili
Istruzione,
Reddito,
Condizioni di vita
Supporto sociale
Cultura e convinzioni
Modificabili
Uso di Tabacco
Sedentarietà
Alimentazione
Sovrappeso/obesità
Abuso di Alcol …..
Stress
Infarto
Ictus
Diabete
Tumori
Cardiopatie
BPCS
+ incidenti
Non modificabili
Genetica
Età
Sesso
Secondo l’OMS, in Europa, le malattie croniche
provocano:
• 86% dei morti;
• 77% del carico di malattia;
12
Malattie
croniche
13. www.asst-rhodense.it
Global NCD Action Plan 2013-2020
13
Vision:
Un mondo libero dal carico
evitabile delle malattie non
trasmissibili.
Scopo:
Ridurre il carico prevenibile ed
evitabile di morbilita, mortalita
e disabilita dovuto alle
malattie non trasmissibili
attraverso la collaborazione e
la cooperazione multisettoriale
a livello nazionale, regionale e
mondiale.
14. www.asst-rhodense.it
Obiettivi volontari mondiali Action Plan 2013-2020
:
14
(1) Riduzione relativa del 25% della mortalita totale dovuta a
malattie cardiovascolari, tumori, diabete o patologie respiratorie croniche;
(2) Riduzione relativa pari almeno al 10% del consumo
dannoso di alcol, secondo quanto appropriato al contesto nazionale;
(3) Riduzione relativa del 10% della prevalenza
dell’insufficiente attivita fisica;
(4) Riduzione relativa del 30% del consumo medio di
sale/sodio nella popolazione;
(5) Riduzione relativa del 30% della prevalenza del consumo
di tabacco nelle persone di eta pari o superiore ai 15 anni;
15. www.asst-rhodense.it
15
(6) Riduzione relativa del 25% della prevalenza
dell’ipertensione;
(7) Arresto della progressione del diabete e dell’obesità;
(8) Almeno il 50% delle persone che ne hanno i requisiti
riceve terapia farmacologica e counselling (incluso il controllo
della glicemia) per la prevenzione dell’infarto e dell’ictus;
(9) Disponibilità dell’80% delle tecnologie di base e dei
farmaci essenziali economicamente accessibili, generici inclusi,
necessari per il trattamento delle principali malattie non trasmissibili, nelle
strutture pubbliche e private;
Obiettivi volontari mondiali Action Plan 2013-2020
:
16. www.asst-rhodense.it
16
Obiettivi volontari mondiali Action Plan 2013-2020
:
Tali malattie non trasmissibili
condividono quattro fattori di
rischio comportamentale:
consumo di tabacco, dieta
non sana, inattivita fisica
e consumo dannoso di
alcol.
17. www.asst-rhodense.it
Fattori di rischio
Nelle Nazioni ad
elevato reddito
I 10 maggiori
fattori di rischio
in termini di
perdita di anni di
vita in buona
salute sono:
Fattore di rischio
% sul
totale
1 Uso di tabacco 17,5
2 ipertensione arteriosa 16,8
3 sovrappeso/obesità 8,4
4 sedentarietà 7,7
5 iperglicemia 7
6 iper colesterolemia 5,8
7 basso consumo di frutta e verdura 2,5
8 inquinamento atmosferico 2,5
9 Abuso di alcol 1,6
10 rischi lavorativi 1,1
WHO, Global health risks 2009
17
18. www.asst-rhodense.it
Qualche numero in
Italia……..
18
(dati ISTAT 2010- Indagine DOXA 2012- stime WHO 2009)
• FUMO
10.8-12 milioni di fumatori; età d’esordio più precoce(13.3% a <15 aa;
59.4% a <17aa), donne in aumento.
70-80.000 morti/anno
• SCORRETTA ALIMENTAZIONE
(dieta ipercalorica, eccesso di zuccheri, grassi animali, carenza frutta e
verdura) 35% sovrappeso; >10% obesità.
80.000 morti/anno
• INATTIVITÀ FISICA
22 milioni di sedentari (38%); 16,5 fanno attività
fisica; 19,2, sport anche saltuario.
30.000 morti/anno
• ALCOL
crescente consumo di alcol dai 14 ai 17 anni.
6250 morti/anno
19. www.asst-rhodense.it
Ricerche
1) non aver mai fumato
2) BMI ( indice di massa corporea ) <30
3) 3,5 ore/sett di attività fisica ( 30’ die )
4) dieta sana ( molta frutta e verdura, pane
integrale, poca carne )
Numerosi studi clinici hanno dimostrato che
questi 4 fattori :
incidono sulla possibilità che una persona si
ammali meno
* Ford et al., Healty living is the best revange, Arch Int Med 2009
19
21. www.asst-rhodense.it
In tale ottica, l’ ASST RHODENSE
21
Stante la specifica mission di “prevenzione, cura e
riabilitazione”, rappresenta un ambiente che esercita
un’influenza culturale importantissima su pazienti,
utenti e visitatori…
aderisce volontariamente alla rete WHP come
azienda che Promuove Salute
22. www.asst-rhodense.it
22
• ad offrire ai propri lavoratori opportunità per migliorare la propria
salute, riducendo i fattori di rischio generali e in particolare quelli
maggiormente implicati nella genesi delle malattie croniche
(MCNT);
• mettere in atto azioni efficaci e sostenibili finalizzate a migliorare
le abitudini alimentari, sostenere uno stile di vita attivo e
contrastare forme di dipendenza patologica da sostanze e da
comportamenti (tabacco, alcool), in associazione ad interventi
raccomandati per il benessere aziendale, la conciliazione casa -
lavoro e lo sviluppo sostenibile.
Pertanto l’ ASST RHODENSE si impegna:
23. Si tratta di un percorso triennale di realizzazione di buone
pratiche efficaci;
Prevede l’ingresso in una Rete Regionale (condivisione
delle esperienze e dei materiali prodotti tra le aziende
aderenti);
L’adesione al progetto da parte dell’azienda è su base
volontaria;
Le attività di promozione della salute sono un invito ed una
occasione per i lavoratori, non una costrizione a
cambiare comportamenti o abitudini di vita;
Richiede la periodica valutazione e misurazione dei
risultati ottenuti;
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23
Articolazione del progetto
24. L’accreditamento prevede il rispetto di alcuni
requisiti obbligatori e la realizzazione di
almeno 3 buone pratiche in:
• almeno 2 aree tematiche entro la fine del primo
anno;
• almeno 4 aree tematiche entro la fine del
secondo anno;
• tutte le 6 aree entro la fine del terzo anno;
www.asst-rhodense.it
24
Articolazione del progetto
25. www.asst-rhodense.it
25
Dopo tre anni
A seguito del completamento delle azioni per le 6 aree tematiche,
attestate dalle autodichiarazioni annuali, ove ricorrano le
condizioni previste dal presente programma, l’ ATS rilascia
attestazione finale di ACCREDITAMENTO dell’azienda come
“Azienda che promuove salute” con uno specifico Logo di
riconoscimento utilizzabile dall’Azienda.
Risulta evidente che il raggiungimento dell’accreditamento non
costituisce un “traguardo finale” ma la naturale prosecuzione,
anche negli anni a venire, della filosofia aziendale di promozione
della salute e della conseguente appartenenza alla Rete.
26. www.asst-rhodense.it
26
L’attuale offerta…
P.O. BOLLATEP.O. BOLLATE 3° anno accreditamento3° anno accreditamento
P.O. GARBAGNATEP.O. GARBAGNATE 4° anno accreditamento4° anno accreditamento
P.O. PASSIRANAP.O. PASSIRANA 3° anno accreditamento3° anno accreditamento
P.O. RHOP.O. RHO 3° anno accreditamento3° anno accreditamento
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26
27. www.asst-rhodense.it
AREE TEMATICHE
CONTRASTO AL FUMO DI TABACCO
PROMOZIONE DI UN’ALIMENTAZIONE CORRETTA
PROMOZIONE DELL’ATTIVITA’ FISICA
SICUREZZA STRADALE E MOBILITA’ SOSTENIBILE
ALCOOL E SOSTANZE
BENESSERE SOCIALE E INDIVIDUALE CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO
27
32. www.asst-rhodense.it
32
www.unamailalgiorno.it
Il sistema di messaggistica
“Una mail al giorno” è un
servizio gratuito ideato per
inviare messaggi e-mail con
periodicità predefinita, i
quali hanno l’obiettivo di
sostenere il cambiamento
verso comportamenti
positivi per la salute.
33. www.asst-rhodense.it
• Campagna informativa interna;
• Azienda libera dal fumo (POLICY );
• Incontri di sensibilizzazione;
• Formazione del medico competente al minimal advice ;
• somministrazione da parte del medico competente del
test di Fagerstrom e di Marino nel corso delle visite
periodiche;
• partecipazione a gruppi di disassuefazione;
ALCUNI
ESEMPI
CONTRASTO AL FUMO DI TABACCO
33
34. www.asst-rhodense.it
CONTRASTO AL FUMO DI TABACCO
34
Buona pratica POLICY FUMO:
Policy interna di “azienda libera dal fumo” scritta, diffusa
e attuata dopo adeguato percorso di condivisione e
preparazione con il coinvolgimento di tutte le figure
aziendali.
35. www.asst-rhodense.it
CONTRASTO AL FUMO DI TABACCO
35
Buona pratica POLICY FUMO:
Estensione del divieto di fumo anche alle pertinenza
esterne delle strutture ospedaliere (D.lgs. n. 6/2016),
fatta eccezione per quelle aree esterne individuate come
riservate ai fumatori (così come da planimetrie allegate al
regolamento stesso).
36. www.asst-rhodense.it
Buona pratica ATTIVITA’ DEL MEDICO
COMPETENTE:
• Formazione del Medico Competente al minimal
advice e/o al counselling motivazionale (corso ECM o
riconosciuto dall’ATS territorialmente competente);
• Valutazione dello stato di fumatore durante le visite;
• Esecuzione regolare del minimal advice ai fumatori;
• Consegna sistematica di materiale informativo ai
fumatori visitati che includa indirizzi e recapiti del
centro antifumo di passirana;
CONTRASTO AL FUMO DI TABACCO
36
38. www.asst-rhodense.it
CONTRASTO AL FUMO DI TABACCO
38
Esecuzione regolare da
parte del medico
competente, durante le
visite nei confronti
del personale fumatore,
di interventi di
counselling
sul fumo (minimal
advice) .
Campagna «Una
mail al giorno»
con messaggi
promozionali
contro il fumo di
tabacco.
Corso per
smettere di fumare.
39. www.asst-rhodense.it
ALCUNI
ESEMPI
• Consumo di frutta e verdura in Azienda: mensa;
• Controllo distributori automatici;
• Messaggi promozionali sull’alimentazione: busta paga,
tovagliette...;
• Iniziativa codice colore e porzioni consigliate;
• Informazione: manifesti su porzioni, piramide alimentare;
• Rilevazione BMI in cartella da parte del medico
competente;
PROMOZIONE DI UN’ALIMENTAZIONE CORRETTA
39
40. a
pratica MENSA AZIENDALE (se nella sede è presente un servizio mensa)
• Frutta e verdura presenti nel menù di tutti i pasti serviti in azienda (senza pagamenti
aggiuntivi e non sostituibili con dolce o altri piatti)
• Intera offerta di pane con ridotto contenuto di sale (1,7% riferito alla farina)
• Pane integrale sempre disponibile.
• Offerta esclusiva sale iodato
• Formazione di tutto il personale della mensa (ove presente) sulle porzioni corrette e
conseguente modifica delle porzioni offerte ai lavoratori
• Attività di informazione – comunicazione a supporto della Pratica
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PROMOZIONE DI UN’ALIMENTAZIONE CORRETTA
40
Buona pratica MENSA AZIENDALE :
•Frutta e verdura presenti nel menù di tutti i pasti serviti in azienda (senza
pagamenti aggiuntivi e non sostituibili con dolce o altri piatti);
•Intera offerta di pane con ridotto contenuto di sale (1,7% riferito alla farina);
•Adozione dei “Codici colore” nella mensa aziendale
•Pane integrale sempre disponibile;
•Offerta esclusiva sale iodato;
41. a
pratica MENSA AZIENDALE (se nella sede è presente un servizio mensa)
• Frutta e verdura presenti nel menù di tutti i pasti serviti in azienda (senza pagamenti
aggiuntivi e non sostituibili con dolce o altri piatti)
• Intera offerta di pane con ridotto contenuto di sale (1,7% riferito alla farina)
• Pane integrale sempre disponibile.
• Offerta esclusiva sale iodato
• Formazione di tutto il personale della mensa (ove presente) sulle porzioni corrette e
conseguente modifica delle porzioni offerte ai lavoratori
• Attività di informazione – comunicazione a supporto della Pratica
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PROMOZIONE DI UN’ALIMENTAZIONE CORRETTA
41
buone pratiche Formazione e cartelli sulle porzioni corrette :
42. a
pratica MENSA AZIENDALE (se nella sede è presente un servizio mensa)
• Frutta e verdura presenti nel menù di tutti i pasti serviti in azienda (senza pagamenti
aggiuntivi e non sostituibili con dolce o altri piatti)
• Intera offerta di pane con ridotto contenuto di sale (1,7% riferito alla farina)
• Pane integrale sempre disponibile.
• Offerta esclusiva sale iodato
• Formazione di tutto il personale della mensa (ove presente) sulle porzioni corrette e
conseguente modifica delle porzioni offerte ai lavoratori
• Attività di informazione – comunicazione a supporto della Pratica
www.asst-rhodense.it
PROMOZIONE DI UN’ALIMENTAZIONE CORRETTA
42
Buona pratica DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI ALIMENTI:
•Presenza di almeno il 30% di alimenti conformi ai requisiti descritti nel materiale
dedicato (succhi di frutta senza zuccheri aggiunti, frutta secca, yogurt, prodotti da
forno con olio evo e/o a basso contenuto di sale);
•Messaggi promozionali sull’alimentazione con affissione di manifesti che riportano
la piramide alimentare e il decalogo INRAN per sana alimentazione nei distributori
automatici di alimenti e bevande.
43. www.asst-rhodense.it
PROMOZIONE DI UN’ALIMENTAZIONE CORRETTA
43
Messaggi promozionali sull’ alimentazione (es. stampati su tovagliette
mensa aziendale, allegati alle buste paga, ecc)
Realizzazione di iniziative di sensibilizzazione sul tema dell’alimentazione
nell’anno 2014 con locandina dal titolo: “ Non si vive di solo panettone…” e in
occasione del Obesity Day “Come mantenersi in salute con una corretta
alimentazione”. Tali incontri sono stati realizzati nei tre presidi ospedalieri
con gli esperti aziendali dell’alimentazione, per adulti e bambini.
44. www.asst-rhodense.it
• Possibilità di svolgere attività fisica all’interno
dell’Azienda;
• Promuovere l’uso della bicicletta nei viaggi casa-
lavoro , ricreando spazi coperti per il rimessaggio;
• Convenzioni con palestre o negozi di articoli
sportivi;
• Uso delle scale in alternativa all’ascensore;
• Uso del contapassi;
ALCUNI
ESEMPI
PROMOZIONE DELL’ATTIVITA’ FISICA
44
45. www.asst-rhodense.it
PROMOZIONE DELL’ATTIVITA’ FISICA
45
Buona pratica CAMPAGNA “SCALE PER LA SALUTE”
Affissione, in corrispondenza degli ascensori di cartelli che incentivino l’uso delle scale;
Buona pratica PROMOZIONE DELL'USO DELLA BICICLETTA PER RAGGIUNGERE LA
SEDE DI LAVORO
• Creazione parcheggio e rastrelliere coperti;
• Adesione/attivazione iniziative che incentivano l’uso della bicicletta per il percorso
casa – lavoro. Nel settembre 2015 la ex A.O. Salvini ha aderito all’iniziativa “Love to
Ride Milano”, registrandosi come gruppo aziendale all’edizione del corso BIKE
Challenge Milano.
46. www.asst-rhodense.it
PROMOZIONE DELL’ATTIVITA’ FISICA
46
Buona pratica PROMOZIONE DI OPPORTUNITA’ PER SVOLGERE ATTIVITA’ FISICA:
Organizzazione di gruppi di cammino aziendali e formazione walking leader
aziendali.
E’ stata divulgata informativa a tutti i dipendenti rispetto la possibilità di
partecipare ai numerosi gruppi di cammino presenti in tutto il bacino della ASST
RHODENSE coordinati dall’ ATS Milano Città Metropolitana.
inoltrato via mail a tutti i dipendenti dell’ASST Rhodense, il Questionario Attività
Motoria, finalizzato alla raccolta di informazioni propedeutiche alla
realizzazione nella nostra Azienda di attività orientate a promuovere i corretti
stili di vita, tra i quali la costituzione “Gruppo di cammino aziendali”.
48. L’attivazione di comunità:
www.asst-rhodense.it
PROMOZIONE DELL’ATTIVITA’ FISICA
48
Perché organizzare un gruppo di Cammino
•Per sensibilizzare la comunità sull’importanza del movimento;
•Per avvicinare larghe fasce di persone inattive alla pratica motoria
(anche in presenza di patologie);
•Per aumentare la pratica di attività motoria anche in persone
abbastanza attive;
•Per migliorare l’efficienza muscolo-scheletrica, la socializzazione e il
benessere percepito dagli utenti che partecipano alle iniziative del
cammino;
49. www.asst-rhodense.it
PROMOZIONE DELL’ATTIVITA’ FISICA
49
Promozione del progetto e APP Città per Camminare e della Salute:
• Sostenere il messaggio di un cambiamento di stili di vita;
• Motivare le persone alla pratica di attività fisica;
• Sostenere l’uso delle Città e del proprio territorio come grandi palestre a cielo
aperto;
• Migliorare la conoscenza del fenomeno malattie cronico-degenerative nella
popolazione;
50. www.asst-rhodense.it
PROMOZIONE DELL’ATTIVITA’ FISICA
50
Programma integrato ospedale-territorio per l’inserimento
dei pazienti dimessi nelle attività dei Gruppi di Cammino.
E’ In corso di realizzazione il progetto relativo al percorso protetto “gruppi di
cammino per pazienti diabetici e cardiopatici” per i pazienti dimessi dai reparti
dell’ASST RHODENSE, che potrà essere ampliato anche per pazienti affetti da BPCO
e per tutte le altre patologie croniche.
La prescrizione dell’esercizio deve essere preceduta da un’adeguata valutazione
clinica e stratificazione del rischio;
Ogni paziente ha un programma personalizzato, in genere si consiglia un’ora di
cammino per una distanza di circa 4-5 Km;
52. www.asst-rhodense.it
• Veicoli Aziendali con le migliori dotazioni di sicurezza e
alimentati a gas o ibridi;
• Convenzioni o incentivi premiali in tema di sicurezza
stradale ( caschi, seggiolini );
• Manutenzione programmata;
• Incentivazione utilizzo mezzi pubblici – car pooling;
• Corso di guida sicura;
ALCUNI
ESEMPI
SICUREZZA STRADALE E MOBILITA’ SOSTENIBILE
52
53. www.asst-rhodense.it
Buona pratica ACQUISTO DI VEICOLI AZIENDALI ECOLOGICI (L’AZIENDA È
DOTATA DI UN PARCO DI ALMENO IL 20% DI VEICOLI ECOLOGICI (A GAS,
ELETTRICI, IBRIDI)
nel 2015 si è dotata di mezzi ibridi, a metano e gpl per un totale di 8 mezzi
su 28 presenti nel Presidio raggiungendo e superando pertanto il valore
del 20% dei mezzi con tali caratteristiche.
SICUREZZA STRADALE E MOBILITA’ SOSTENIBILE
53
54. www.asst-rhodense.it
• regolamento aziendale sul consumo di alcolici
( policy );
• Formazione del medico competente al counseling
sull’uso di alcol;
• Corso su alcol e dipendenze per i lavoratori;
• Campagna informativa interna su danni ed effetti da
assunzione di alcolici;
• Individuazione e attivazione di facilitatori interni
all’azienda;
ALCUNI
ESEMPI
ALCOOL E SOSTANZE
54
55. www.asst-rhodense.it
Buona pratica POLICY DI AZIENDA PREVENZIONE
DIPENDENZE
E’ in corso la deliberazione di approvazione del “Documento
di policy aziendale per la prevenzione delle dipendenze” e di
istituzione del gruppo aziendale “Gruppo Moltiplicatori
dell’azione di prevenzione e promozione alla salute”.
ALCOOL E SOSTANZE
55
56. www.asst-rhodense.it
ALCOOL E SOSTANZE
56
MOSTRA “Mind Trick” Illusioni della mente in occasione del 2° festival
della salute ASST RHODENSE– OSPEDALE RHO
Percorso interattivo sulle dipendenze attraverso il
quale il visitatore può sperimentare mediante delle
simulazioni e dei giochi progettati ad hoc, effetti e
conseguenze dell’uso di sostanze.
Le tappe previste riguardano: il gioco d’azzardo
patologico, le droghe illegali, l’alcol, luoghi comuni e
false credenze sulle dipendenze, le dipendenze da
internet, l’attenzione ad una sana alimentazione.
Il percorso offre inoltre spazi di informazione
finalizzati ad aumentare il grado di consapevolezza
di coloro che fruiscono della mostra.
Partecipazione di circa 160-200 persone.
58. www.asst-rhodense.it
Buona pratica CORSO PER DIRIGENTI E FIGURE DI SISTEMA
ALCOOL E SOSTANZE
58
Formazione sensibilizzazione su alcol, droghe
e gioco d’azzardo patologico per aumentare
la conoscenza dei rischi legati ai
comportamenti di abuso, rinforzare la
resilienza, migliorare la comprensione della
policy aziendale.
Organizzato in collaborazione con il
Dipartimento Dipendenze dell’ex ASL MI 1
città Metropolitana di Milano e ha avuto come
obiettivo quello di sensibilizzare al ruolo di
facilitatore/moltiplicatore i Rappresentati
Sindacali della Dirigenza, gli RLS, RSU, DMP.
Sitra, UO Medicina del Lavoro-Servizio
Medico Competente, Dipendenti.
59. www.asst-rhodense.it
Alla conclusione di tale corso sono stati identificati su base
volontaria i dipendenti al ruolo di facilitatore/moltiplicatore.
ALCOOL E SOSTANZE
59
Il ruolo del Moltiplicatore è finalizzato a fornire
azioni di interventi di aiuto attraverso una serie di
indicazioni utili rivolte ad una persona/collega che
manifesta un comportamento che può causare
danno a se stessi e ad altri, inoltre, facilita lo
scambio di informazioni attraverso la
comunicazione tra i lavoratori e il mondo esterno
dei servizi specialistici.
60. www.asst-rhodense.it
Buona pratica ATTIVITA’ DEL MEDICO COMPETENTE
• Formazione del Medico Competente al minimal advice e/o al counselling
motivazionale;
• Esecuzione dell’intervento breve durante le visite ai lavoratori che ne
necessitano;
• Invio ai Servizi di Cura territoriali del Servizio Sociosanitario Regionale i
lavoratori con problematiche di dipendenza dei casi con indicazione;
• Valutazione dei lavoratori che consumano alcolici;
ALCOOL E SOSTANZE
60
61. www.asst-rhodense.it
Nell’ambito del percorso dipendenze e sempre in partnership con l’ATS, si
sta strutturando un percorso di contrasto alle violenze in genere, con il
coinvolgimento delle parti interessate di ospedale e territorio, nella logica
della continuità assistenziale dettata dalle Legge Regionale 23/2015.
ALCOOL E SOSTANZE
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• Raccolta suggerimenti dei dipendenti (cassetta delle idee...);
• Forme di conciliazione famiglia-lavoro (reinserimento aziendale al rientro
dalla maternità, benefit aziendali , asili nido …);
• Organizzazione di iniziative di socializzazione aziendali (cene, gite, iniziative
per le famiglie dei dipendenti...);
• Iniziative di sostegno allo studio per i figli dei dipendenti – borse di studio;
• Iniziative per l'integrazione dei lavoratori stranieri (corsi di
alfabetizzazione...);
• informazione su agevolazioni economiche e contributi regionali;
• Time saving: sportello bancomat, convenzioni con meccanici, disbrigo
pratiche burocratiche….. Il maggiordomo aziendale;
BENESSERE SOCIALE E INDIVIDUALE
CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO
ALCUNI
ESEMPI
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Buona pratica CONCILIAZIONE VITA - LAVORO
L’azienda aderisce alle Reti territoriali di Conciliazione, coordinata dall’ ATS Milano
Città Metropolitana;
Buona pratica INTERVENTI SULL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Telelavoro . E’ stato pubblicato l’avviso interno riservato ai dipendenti dell’asst
rhodense finalizzato all’accesso al telelavoro per n. 2 unita’ di personale;
Buona pratica SERVIZI DI TIME SAVING (risparmio del tempo)
Attivazione Corsia preferenziale della Salute dedicata alla prenotazione di prestazioni
ambulatoriali per i dipendenti e per loro famigliari.
BENESSERE SOCIALE E INDIVIDUALE CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO
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Buona pratica CONCILIAZIONE VITA - LAVORO
•Organizzazione di iniziative di socializzazione aziendali (cene, gite, iniziative per le
famiglie dei dipendenti...); mediante i cral aziendali;
•informazione su agevolazioni economiche e contributi regionali, pubblicate e
divulgate sul sito aziendale;
Raccolta dei suggerimenti dei dipendenti o altre forme di partecipazione con
restituzione delle proposte emerse.
E’ stata inviata informativa ai dipendenti sulla attivazione di una casella di posta
elettronica dedicata “Buone Idee” per raccogliere i suggerimenti dei dipendenti, con
la possibilità di ideare e scrivere proposte per migliorare il benessere nel luogo di
lavoro e proporre stili di vita sani.
BENESSERE SOCIALE E INDIVIDUALE CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO
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CUG - Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità
Presso l’ASST RHODENSE è stato istituito il comitato unico di garanzia (C.U.G.) per le
pari opportunita’, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le
discriminazioni” dell’Asst rhodense.
Il CUG svolge compiti propositivi, consultivi e di verifica nell’ambito delle
competenze ad esso demandate.
Il CUG è unico ed esplica le proprie attività nei confronti di tutto il personale.
BENESSERE SOCIALE E INDIVIDUALE CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO
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IMPORTANTE
• Le attività di promozione della salute sono
un invito ed una occasione per i lavoratori;
• Non possono essere una costrizione a
cambiare comportamenti o abitudini di vita;
• L’accreditamento è gratuito e le risorse
eventualmente investite non possono essere
sottratte agli investimenti per la sicurezza sul
lavoro;
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Evoluzione e prospettive WHP
Continuare il cammino insieme alle aziende in una
società che cambia rapidamente, cercando di
promuovere la salute ed il benessere di tutti i
lavoratori.
•Mantenere nel tempo le buone pratiche;
•Approfondire e migliorarne l’impatto;
•Allargare il gruppo di lavoro;
•Migliorare la comunicazione;
•Migliorare la partecipazione dei lavoratori;