Dagli Analytics all’integrazione, definizioni e best practice di una Digital Strategy. La parola a Miriam Bertoli.

Miriam Bertoli, consulente di Digital Marketing da più di 15 anni, sarà una delle docenti del Corso in Web Marketing & Digital Strategy (Formula Online + Lab in aula), in partenza su Ninja Academy. In un periodo caratterizzato dal machine learning, con i dati sempre più importanti nel panorama del digital ma una gran confusione – soprattutto per chi è ancora studente o si è affacciato da poco sul mercato del lavoro – in termini e percorsi adatti a formare la figura del Digital Strategist, le abbiamo chiesto qualche chiarimento sia sull’analisi delle strategie che sui percorsi migliori da affrontare.

Come si integra una strategia digitale nelle strategie offline di un brand?

Queste etichette – digitale, offline – sono destinate a sparire molto presto. Parleremo semplicemente di marketing che integra in modo nativo punti di contatto digitali e offline, in un customer journey del nostro cliente che è già naturalmente integrato. Partiamo da qui, dal dare la migliore esperienza ai nostri clienti.

Come cambia invece una strategia digitale quando il mercato è quello del b2b?

Cambia poco, è sempre rivolta a delle persone con bisogni, aspettative e paure. Solo che nel caso del B2B sono persone che stanno dentro un’azienda e hanno qualcuno che paga per quanto acquistano. Andando poi nel dettaglio e generalizzando, la strategia digitale per un’impresa B2B più spesso prevede che l’acquisto sia complesso e il percorso di acquisto lungo (da qualche settimana a diversi mesi) quindi a livello strategico va previsto un piano di contatto che duri nel tempo. L’altra differenza che riscontro spesso con i miei clienti B2B riguarda il numero di attori coinvolti nella scelta d’acquisto: spesso nel B2B ci sono più persone appartenenti a dipartimenti differenti (le Risorse Umane, il Marketing, il titolare, per esempio, nel caso di acquisto di un percorso di formazione aziendale sul marketing digitale) che valutano aspetti diversi di un prodotto/servizio. La strategia dovrà quindi tenere conto di user personas diverse e attivare azioni mirate, di conseguenza.

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Big data, deep learning, analytics: siamo letteralmente sommersi dai dati ma quando è bene iniziare a monitorare le nostre azioni? C’è una calendarizzazione da seguire o delle best practice da adottare?

Dipende naturalmente dalle azioni. Una campagna che dura pochi giorni – pensiamo a una grande campagne di un e-commerce per il Black Friday – ha bisogno di misurazione e fine tuning in tempo reale. Diciamo che se abbiamo uno storico di dati (per esempio da campagne precedenti) è buona pratica misurare prima, mentre siamo in fase di analisi. Ad azioni avviate è bene proseguire con una misurazione che ha una cadenza correlata al tipo di strumento, agli investimenti e a quanto intendo fare una volta che ho i dati (è poco utile monitorare ogni giorno il tasso di conversione di una certa landing page se poi non prevedo di migliorarla). Anche la misurazione prevede dei costi quindi è correlata ai migliori risultati che permette di ottenere, li deve ripagare.

Quali sono le skill che un Digital Strategist deve possedere? Che percorso seguire?

Le skill di base sono quelle di marketing e comunicazione, il digital non sta inventando da zero una nuova disciplina, sta facendo evolvere il marketing. Aggiungo capacità di analisi, una sana predisposizione a percorrere piste non segnate – l’evoluzione è tale che testare nuovi strumenti e strategie e misurare come va è la regola, non un’eccezione – e un genuino interesse alla formazione continua. A differenza di quando ho cominciato io, ci sono ora percorsi universitari che danno un’ottima formazione accademica in particolare per chi vuole diventare uno strategist. Per chi già lavora o ha avviato un altro percorso universitario, ci sono percorsi di formazione in diverse modalità, in presenza o online, con formule miste e adatte a tutte le esigenze. In un percorso strutturato io consiglio sempre di affiancare una buona dose di esperienze dirette, passare dalla teoria alla sua applicazione. E per chi comincia consiglio sempre un po’ di gavetta in agenzia: un’esperienza in una buona agenzia di digital marketing permette di vedere tanti contesti differenti – diversi settori, aziende che integrano il digital marketing con processi e organizzazioni differenti – e di non sentirsi isolati, perché si può avere uno scambio continuo con i colleghi in un ambiente “digital” per definizione.

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Update: in una versione precedente di questo articolo non era specificato che il prezzo del Corso Online in Web Marketing & Digital Strategy è da intendersi iva esclusa.