Pyeong Chang 2018

PyeongChang2018, pattinaggio figura; Kostner sesta dopo il corto: ''Non è ancora finita''

Carolina Kostner (reuters)
Sulle note di "Ne me quitte pas" l'azzurra ha totalizzato 73.15 punti con qualche incertezza che ha condizionato la valutazione: ''Va bene così, quel che posso fare è cercare di fare il meglio, poi io non ho il controllo dei giudici". Davanti derby russo a suon di record
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PYEONGCHANG - Ci voleva la miglior Carolina, per rimanere attaccata al podio. Ma un triplo corretto in doppio, una mano sul ghiaccio e il confronto con avversarie magnifiche e giovanissime ha relegato la pattinatrice azzurra al sesto posto in attesa del libero di giovedì notte. Kostner ha ottenuto un 73,15 frutto di una presentazione a livello delle migliori del mondo, ma con una valutazione del programma (technical elements) decisamente più bassa rispetto alle russe che stanno dominando la gara a colpi di record del mondo, ma anche della canadese Osmond e delle giapponesi Miyahara e Sakamoto che erano le sue vere rivali per una medaglia. Al comando la quindicenne Alina Zagitova, che ha incantato con la sua sequenza di tripli sulle note della colonna sonora di Black Swan: 82,92, record del mondo. Un primato già stabilito pochi minuti prima dall'altra russa Evgenia Medvedeva, diciotto anni, due mondiali vinti e un'Olimpiade da predestinata prima che la concorrenza le nascesse in casa con l'avvento di Zagitova: per lei 81,61.

Carolina ha avviato il suo emozionante corto guidata dalla voce di Celine Dion in Ne me quitte pas. Ha portato con maestria a termine il triplo flip ma corretto il triplo toeloop in doppio, sul successivo triplo loop ha dovuto appoggiare la mano sinistra a terra per non perdere l'equilibrio. Esitazioni che i giudici hanno valutato assegnando un punteggio di 5 punti inferiore rispetto al corto degli Europei di un mese fa. "Va bene così, quel che posso fare è cercare di fare il meglio, poi io non ho il controllo dei giudici" le parole a fine gara di Carolina Kostner. "Non sono male in fondo 73 punti. Mi devo solo concentrare e non andare a toccare quell'argomento. L'atmosfera è bellissima, sentivo una calma dentro, m'è mancata forse la prontezza in quell'atterraggio. Il primo passo è fatto, far parte delle migliori del mondo in questo momento è una vittoria per me. È la mia quarta Olimpiade, con la consapevolezza di far parte delle migliori, tutto quel che verrà è una cosa in più". A fare il tifo è venuto anche il presidente del Coni Giovanni Malagò, che ha cercato di tenere alto il morale di Carolina ("A Roma si dice 'se po' fa'") e le ha annunciato la vittoria di Sofia Goggia in discesa. Non ce l'ha fatta a qualificarsi per il libero Giada Russo, ventenne torinese caduta nella prima parte della presentazione che seguiva la melodia di Eyes Wide Shut.