E’ mancato Tonino Zangardi. Nato a Roma il 23 aprile del 1957, era malato da qualche tempo, come riporta all’Ansa il fratello Marco. Regista, sceneggiatore e anche produttore indipendente aveva firmato film delicati e poetici, con personaggi femminili seducenti e conturbanti. Allullo Drom, il suo primo con Isabella Ferrari, Claudio Bigagli, Massimo Bonetti tra gli altri, raccontava un mondo gitano nella provincia toscana. Una tematica, quella dei rom, al centro anche di un altro suo film, Prendimi e portami via (2003) con Valeria Golino e Rodolfo Laganà. Tra le sue opere: L’ultimo mundial con Angelo Orlando, Ma l’amore…sì! (2006) con Anna Maria Barbera e Andrea Tidona, il noir Sandrine nella pioggia (2008) con Sara Forestier e Adriano Giannini, L’esigenza di unirmi ogni volta con te (2015) con Claudia Gerini e Marco Bocci da cui aveva tratto anche un libro. E ancora il poliziesco My Father Jack del 2016. L’ultimo suo film, Quando corre Nuvolari, raccontava vita privata e sportiva del celebre campione di automobilismo, interpretato dall’italo-inglese Brutius Selby.
Il poliedrico autore newyorkese è considerato uno degli scrittori più influenti della sua generazione
La popolare protagonista di film italiani aveva ottanta anni. Il suo debutto a Cinecittà nel 1962 in un film peplum, Maciste contro i mostri
Il cineasta ha raccontato il nazismo in film come La rosa bianca del 1982 e La ragazza terribile del 1990, nominato all'Oscar
Il cineasta francese stava lavorando a un film intitolato The Apprentice. Aveva 63 anni