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Holly Woodlawn si spegne a 69 anni

Holly Woodlawn, “superstar” di Andy Warhol e una delle protagoniste del più celebre brano di Lou Reed, “Walk On The Wild Side”, si è spenta lo scorso 6 dicembre all’età di 69 anni dopo una lunga battaglia con un tumore al fegato e al cervello.

Non tutti hanno familiarità con Holly Woodlawn che, insieme a Candy Darling (Candy Says), Jackie Curtis e altri personaggi furono tra le prime travestite (oggi si direbbe transgender) della storia a raggiungere la notorietà grazie ai ruoli interpretati nei film di Andy Warhol e Paul MorrisseyTrash” (1970), “Women in Revolt” (1972), e alla seguente carriera teatrale e cabarettistica.

Chi ama il periodo della Factory di Andy Warhol riconosce il suo volto in molti degli scatti che immortalano la folle compagnia di artisti che frequentava il quartier generale dell’artista pop. I fan di Lou Reed la conosceranno perché proprio Lou Reed, che in quella compagnia e in quell’ambiente è nato, ne ha raccontato alcuni dei personaggi nella celebre canzone “Walk On The Wild Side” contenuta sull’album “Transformer” del 1972.

Holly Woodlawn, nata Harold Santiago Franceschi Rodriguez Danhakl a Juana Diaz in Porto Rico il 26 Ottobre 1946, adottò il nome Holly come omaggio all’eroina di “Colazione da Tiffany” e aggiunse, nel 1969, il cognome da un’insegna vista in un episodio di “I Love Lucy”; è protagonista della prima strofa della canzone di Lou Reed che racconta di come ad appena 16 anni scappò di casa per raggiungere New York in autostop per vivere appieno la sua sessualità:

Holly came from Miami F.L.A.

hitch-hiked her way across the U.S.A.

Plucked her eyebrows on the way

shaved her leg and then he was a she

She says, hey babe

take a walk on the wild side

Holly è venuta da Miami, Florida

ha attraversato gli Stati Uniti in autostop

si è fatta le sopracciglia lungo la strada

si è depilata le gambe ed è diventata una lei

e ha detto, ehi tesoro

fatti un giro sul lato selvaggio

Holly Woodlawn incontrò Andy Warhol alla Factory durante la proiezione del film “Flesh“. Grazie a Warhol, conobbe Jackie Curtis, che la scritturò per la sua commedia “Heaven Grand in Amber Orbit” nell’autunno del 1969. In ottobre le fu assegnato un piccolo ruolo in “Trash”, ma Holly impressionò a tal punto il regista Paul Morrissey che egli decise di darle un ruolo di maggior rilievo. Nel 1970 Holly ricevette dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences la notizia che George Cukor stava facendo una petizione affinché fosse candidata all’Oscar per la sua interpretazione in “Trash”. Nel 1971 Holly sostituì Candy Darling al “La Mama Theatre” di New York in una produzione di Vain Victory, commedia scritta e diretta da Jackie Curtis. È stata arrestata e incarcerata per un breve periodo dopo essere stata colta a rubare in un negozio. Dal 1976 il lavoro cominciò a scarseggiare e Holly si trasferì a San Francisco. Ritornò a New York lo stesso anno ed ebbe un breve revival dopo aver partecipato al talk show Geraldo, prima di essere nuovamente messa in prigione, nel 1977, per violazione della libertà condizionata. Pochi sanno inoltre che Holly fu reclutata dai produttori di “Tootsie” (1982) per insegnare all’attore Dustin Hoffman come comportarsi e muoversi da donna per il personaggio di Michael Dorsey/Dorothy Michaels. Fu rilasciata su appello del politico Ethan Geto. La Woodlawn ha continuato a fare camei in commedie e film, come ad esempio “Billy’s Hollywood Screen Kiss, durante gli anni Ottanta e Novanta. Dopo la morte di Warhol, è stata spesso richiesta come commentatrice della vita e delle influenze dell’artista. Negli ultimi anni la Woodlawn aveva cominciato ad esibirsi in show di cabaret, che comprendevono storie sulla sua vita e canzoni vicine alla sua vicenda, facendo il tutto esaurito a Los Angeles e New York.

È stata pubblicata in Italia la sua autobiografia, scritta insieme a Jeff Copeland dal titolo “Coi tacchi alti nei bassifondi. Le confessioni dell’ultima superstar di Andy Warhol”, una lettura consigliatissima.

Sono stata molto contenta quando divenni piano piano una superstar di Warhol. Mi sentivo come Elizabeth Taylor!” ha dichiarato la Woodlawn al Guardian nel 2007. “Non avevo realizzato che non avrei visto un soldo e che la tua stella avrebbe brillato per pochi secondi e poi si sarebbe spenta. Ma ne è valsa la pena: le droghe, le feste, era favoloso.  Vivi in un tugurio, ti fai cinque rampe di scale a piedi, cerchi di pagare l’affitto. E poi la notte vai al Max’s Kansas City dove ci sono Mick Jagger e Fellini e chiunque altro nel retrosala. E quando facevi il tuo ingresso in quella sala, eri una Stella”.

Uno dei primi a postare la notizia della morte di Holly Woodlawn su Facebook è stato un altro dei protagonisti della Factory di Warhol e dei suoi film, nonché della stessa canzone di Lou Reed, Joe Dallesandro.

Staff

Lo Staff di LouReed.it è composto da Daniele Federici, fondatore e webmaster, e Paola Pieraccini. Daniele Federici ha collaborato con importanti testate musicali ed è autore del libro "Le canzoni di Lou Reed" edito da Editori Riuniti. Ha avuto con Lou Reed una conoscenza affettuosa e duratura. Paola Pieraccini è un'imprenditrice fiorentina.

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