15 marzo 2018 - 09:59

El Salvador: 15 anni in carcere per un aborto spontaneo dopo lo stupro, Maira torna libera

Maira Veronica Figueroa, oggi 34 anni, era stata condannata a 30 anni per un aborto spontaneo a seguito di una violenza sessuale

di Annalisa Grandi

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Aveva avuto un aborto spontaneo dopo essere stata violentata. Per questo, ha passato metà della sua vita in carcere. Ora è tornata libera, Maira Veronica Figueroa, 34enne di El Salvador. Della sua storia aveva parlato il mondo, la vicenda era arrivata fino alle Nazioni Unite.

Maira era rimasta incinta nel 2003, quando aveva 19 anni. Dopo essere stata stuprata. Lavorava come governante, e aveva avuto complicazioni durante la gravidanza: portata in ospedale per un’emorragia, aveva perso il bambino. Un aborto spontaneo, aveva spiegato. Ma non per i giudici. Era stata arrestata e accusata di aver abortito intenzionalmente, in un Paese in cui dal 1998 l’aborto è considerato reato. Un reato punibile con una condanna fino a 30 anni di carcere.

E proprio a 30 anni di prigione era stata condannata Maira. Per lei si erano battute però tantissime organizzazioni, mobilitate a favore delle donne. Così finalmente, dopo 15 anni trascorsi dietro le sbarre, questa donna è tornata libera. La Corte Suprema di Giustizia ha deciso per una revisione della pena, considerata «eccessiva e immorale». «Spero che ad altre donne venga offerta la stessa opportunità che hanno dato a me» ha detto una volta uscita dal carcere. Fuori dal carcere, ad aspettarla c’era Teodora del Carmen Vàsquez, che di anni in carcere ne aveva trascorsi 11, sempre per un aborto spontaneo dopo una violenza sessuale. Era stata rilasciata lo scorso 15 febbraio.

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