Lutto nel mondo della boxe. Il 28enne pugile australiano Davey Browne Jr è morto a causa delle gravi lesioni riportate nel corso del match perso venerdì per il titolo regionale dei pesi superpiuma Ibf contro il filippino Carlo Magali. Browne era stato messo k.o. a 30 secondi dalla fine dell'ultimo dei 12 round previsti. Il 28enne australiano, padre di due bambini, inizialmente aveva ripreso conoscenza per poi crollare. Ricoverato al Liverpool Hospital di Sydney in condizioni critiche per le lesioni cerebrali riportare, Browne è deceduto dopo che la famiglia vista la situazione irreversibile ha deciso di far spegnere i macchinari che lo tenevano in vita.
si può continuare? — E non potevano mancare le polemiche. Il dottor Stephen Parnis, vicepresidente dell'Ama, l'Associazione medica australiana, dice che è tempo di abolire la boxe. "Un pugno ti può uccidere, che tu lo riceva il venerdì notte fuori da un pub o su un ring. È una terribile tragedia per un giovane con famiglia, ma il fatto che sia una cosa evitabile lascia una grandissima amarezza" spiega Parnis. “Come è concepito oggi il pugilato rende inevitabile che qualcuno rimanga ferito o irreversibilmente lesionato da un punto di vista cerebrale, ecco perché l'Ama pensa non si possa continuare con la boxe".