Il racconto di quella sedia vuota: il minore in mediazione


Purtroppo non tutte le ferite si possono rimarginare all'istante o con la stessa facilità con cui un bacio fa smettere un bimbo di piangere


di Teresa Lesti
Categoria: RiMediamo
13/12/2017 alle ore 09:26

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Mamma….papà….. cosa sta succedendo? È colpa mia….faccio troppi capricci…siete arrabbiati con me?

Perché litigate? Mi dite sempre che bisogna fare la pace, di fare il buono e che non devo urlare o trattare male i mie amichetti…

Papà….mamma….non litigate….fate la pace e datevi un bacino.

La bua guarisce con i baci!

Purtroppo non tutte le ferite si possono rimarginare all’istante o con la stessa facilità con cui un bacio fa smettere un bimbo di piangere….ma questo i bimbi, ancora non lo sanno, lo impareranno e nel frattempo, i genitori, attraverso il comportamento, le parole ed i significati che trasmettono loro, li accompagnano lungo questo percorso di conoscenza e comprensione della vita e delle relazioni umane.

Noi genitori invece, cosa dobbiamo, ancora, imparare? Forse a non chiedere ai figli di scegliere, a non chiedere di schierarsi o di allearsi con un genitore piuttosto che con un altro….

Forse possiamo riflettere sul fatto che già per loro sia sufficientemente doloroso assistere a qualcosa che non scelgono, che non capiscono fino in fondo, su cui non hanno potere e che li rende tristi, preoccupati, instabili, almeno in una prima fase.

Mi piace pensare al genitore come a quella persona, investita di un dono prezioso che, sotto il diluvio, nonostante il freddo e l'acqua, istintivamente, trova un modo per non far bagnare suo figlio: ogni genitore ha il proprio, ogni diluvio ha tempistiche, modalità ed intensità diverse ed ogni figlio è unico.

Ma chiunque, in qualunque tempo e con qualunque strategia potrebbe o dovrebbe sentire, nonostante quel gelo, quell’acqua, quella difficile condizione personale, di voler RIPARARE quel dono prezioso.

Mettiamo i nostri figli al riparo dal conflitto distruttivo e da dinamiche relazionali tra noi adulti che fanno loro male e ne penalizzano in modo importante il benessere e la crescita.

Facciamo lo sforzo di mettere avanti loro, non di molto, ma di quel tanto che basta per farci sentire, almeno come genitori ancora presenti, ancora un riferimento, ancora responsabili.

Quella sedia vuota, spesso piange, spesso urla, spesso si fa delle domande ed altre volte ancora, fa delle richieste semplici:

“parlatevi senza mettermi in mezzo, non chiedetemi di scegliere, continuate a volermi bene e a stare con me tutti e due, come prima….forse qualcosa è cambiato e devo imparare ad accettarlo ma non potrò imparare mai a scegliere perché non voglio farlo!

Con mamma sto bene e mi arrabbio…. anche con papà sto bene e mi arrabbio……siete uguali e nel mio cuore, se volete, potete stare ancora tutti e due.

Se non possiamo più vivere nella stessa casa tutti e tre va bene, ma fate la pace e non soffrite quando sto con uno dei due, tanto poi torno dall’altro…..io non vado…. Poi torno!

Promettetemi anche voi, mamma e papà, di fare lo stesso!

E se adesso avete un fidanzato o una fidanzata a me non importa, se è simpatica e non mi sgrida troppo è ok e non dovete essere gelosi perché voi sarete sempre la mia mamma ed il mio papà”.

 

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