I putiniani in sintonia con Lega e M5s, le accuse di Biden. Il commento di Colletti e Marcozzi


I grillini: "Nessun aiuto dalla Russia, Biden dice stupidaggini". Zheleznyak: "Aperti all'eventualità di una collaborazione"


di Silvia Grandoni
Categoria: ABRUZZO
15/12/2017 alle ore 18:03

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Nessuna ingerenza della Russia sulle elezioni italiane, ma con Lega e M5s il partito di Putin ha “una sostanziale sintonia di vedute”. Lo dichiara in una intervista il deputato del partito di governo Russia Unita, Serghei Zheleznyak, individuato come l’anello di congiunzione fra Mosca e i due partiti italiani.

Zheleznyak, vice segretario del Consiglio generale di Russia Unita e membro della Commissione Affari internazionali della Duma di Stato,  inserito nelle black list di Usa e Ue dei funzionari russi coinvolti nell’annessione della Crimea nel 2014, si difende così dalle accuse dell’ex vice presidente degli Stati Uniti Joe Biden, in un articolo pubblicato sulla rivista Foreign Affairs.

Biden ha affermato che La Russia avrebbe interferito con il referendum costituzionale dell'anno scorso e che stia aiutando la Lega e il Movimento 5 Stelle in vista delle prossime elezioni politiche.

Nello stesso articolo, a doppia firma con l'ex vice assistente segretario alla Difesa Michael Carpenter, i due esponenti dell’amministrazione Obama sostengono che Putin avrebbe inoltre lanciato una campagna interna e internazionale per conservare il potere, basata su corruzione, ingerenza militare e politica, con risvolti anche per l’Italia.

“Non nascondiamo che condividiamo la linea dei partiti che conducono una politica nazionale responsabile, che sono pronti al dialogo su base paritaria, nel rispetto reciproco degli interessi nazionali” – ha affermato il deputato russo-. Abbiamo avuto incontri con i grillini, uno scambio costruttivo di posizioni sulle questioni più importanti di politica internazionale e della cooperazione bilaterale – spiega- ma non abbiamo firmato alcun accordo. Rispettiamo l’attività dei Cinque Stelle e siamo pronti a sviluppare le nostre relazioni nella misura in cui vi sarà interesse da entrambe le parti”. Zheleznyak ha sottolineato inoltre che, ad oggi, “non vi è motivo per parlare delle prospettive di un accordo con i pentastellati, perché non vi e’ una decisione in tal senso da parte degli organi direttivi dei rispettivi partiti”.

La Russia Unita quindi rimane aperta all’eventualità di una collaborazione anche con il Movimento di Beppe Grillo, ma sui sospetti che dalla Russia arrivi sostegno finanziario al M5S, ribadisce Zheleznyak che non sussiste la possibilità di “fornire aiuti finanziari ad altri partiti. Possiamo condividere esperienze, idee e utilizzare questo nel nostro lavoro –continua- poiché molti problemi hanno natura simile, spesso sono di carattere globale e richiedono sforzi congiunti per essere risolti”.

Il Deputato abruzzese del Movimento 5 Stelle, Andrea Colletti, interpellato da ImpaginatoQuotidiano, commenta così la vicenda: “Noi sinceramente auspichiamo che molti altri Paesi verifichino un’identità di veduta con la nostra, perché è il modo migliore di vivere i le relazioni internazionali in diverse parti del mondo”.

Le recenti dichiarazioni dell’ex vicepresidente Usa Joe Biden sulla presunta interferenza russa in occasione del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 non sorprendono il grillino: “E’ un fatto notorio che Biden dica stupidaggini. E’ chiaro che parli per la sua parte politica, potrebbe essere anche il futuro candidato alle elezioni presidenziali”. Accuse infondate, quindi, per il parlamentare abruzzese che aggiunge: “Le uniche pressioni sul Referendum costituzionale sono state quelle degli Usa e del suo ambasciatore, nonché di Obama, rivelatesi molto più pressanti rispetto a qualsivoglia paese europeo o extra europeo. Le loro dichiarazioni sono state riportate da tutti i giornali”.

Colletti si riferisce all’episodio dell’ottobre 2016, a un mese dalla chiamata alle urne per il referendum in Italia, quando l’allora presidente Usa Obama riceveva Renzi alla Casa Bianca. In quell’occasione il presidente affermò: ““Ci sarà un referendum per ammodernare le istituzioni italiane” che può “aiutare l’Italia verso un’economia più vibrante”.

Inequivocabili anche parole dell’ambasciatore Usa in Italia, schieratosi per il Sì al Referendum. John Phillips, intervenendo ad un incontro sulle relazioni transatlantiche organizzato a Roma all’istituto di studi americani, dichiarò: “Il No al referendum sulla riforma costituzionale sarebbe un passo indietro per gli investimenti stranieri in Italia. Il voto sulle riforme costituzionali offre una speranza sulla stabilità di governo per attrarre gli investitori che stanno osservando quanto avviene in Italia”.

È’ un dato di fatto per Colletti che siano stati propri gli Stati uniti in passato ad aver influenzato numerosi governi. E difende il Movimento: “Le nostre campagne elettorali sono sempre state low cost, spendiamo un cinquantesimo rispetto agli altri partiti, noi lavoriamo sui piccoli territori e con il volantinaggio, ed è questa la nostra forza”.

Incisivo il commento della consigliera regionale pentastellata Sara Marcozzi: "L'unica ingerenza straniera, peraltro priva di fondamento, che posso constatare in questo momento mi sembra quella di Biden. Abbiamo rinunciato a 42 milioni di euro di rimborsi elettorali, abbiamo rifiutato gli aiuti pubblici italiani, figurarsi se abbiamo mai pensato di riceverne di stranieri. Noi facciamo da soli. Non abbiamo, non vogliamo e rifiutiamo categoricamente e assolutamente qualsiasi aiuto, di qualsiasi tipo, sia dallo Stato italiano sia da quelli stranieri - incalza la grillina-. Se vinceremo è perché lo avranno deciso gli italiani. Non saranno le fake news a determinare il vincitore delle elezioni politiche ma la coerenza dimostrata nei fatti in questi ultimi anni". 

Sull'interesse mostrato dai putiniani nei confronti del Movimento, Marcozzi osserva: "Da quando Luigi Di Maio ha iniziato il ciclo di visite istituzionali all'estero risulta essere molto apprezzato da tutti gli esponenti politici di ogni parte del mondo".