Bologna-Benevento 3-0, Donadoni: "Verdi capitano? Scelta di Mirante"

Il tecnico: "Una vittoria che ci fa guardare alla prossima settimana con serenità". Su Dzemaili: "Gli manca ancora il ritmo partita, piano piano crescerà"

Roberto Donadoni, allenatore del Bologna (FotoSchicchi)

Roberto Donadoni, allenatore del Bologna (FotoSchicchi)

Bologna, 21 gennaio 2018 - "Oggi non era facile. I ragazzi sono stati bravi a sacrificarsi, a combattere e sono arrivati anche due gol su calci da fermo". Nonostante il risultato rotondo il Bologna ha dovuto sudare per strappare i 3 punti al Benevento e ne è consapevole Roberto Donadoni, soddisfatto della prova dei suoi: "Siamo partiti bene e abbiamo avuto l'occasione per sbloccarla, poi abbiamo subito la ripartenza del Benevento che poteva fruttare il loro gol e quello ci ha intimorito. Una volta passati in vantaggio - continua l'analisi il tecnico rossoblú - le cose si sono semplificate. Questo è un buon risultato che ci fa guardare alla prossima settimana con più tranquillità e che ci permette di lavorare con più serenità".

Di fronte ci sarà il Napoli capolista, ferito dal rifiuto di Verdi, oggi capitano: "É stata una scelta di Mirante, avvallata subito dal sottoscritto - racconta Donadoni - e dalla squadra. Il ragazzo ha accettato e questo gesto dimostra come ci siano, oltre ad un rapporto professionale, stima ed affetto. È un aspetto importante della giornata che va sottolineato. Se la cosa avrà futuro dipenderà da come ragiona la squadra. Non mettiamo il carro davanti ai buoi".

Proprio la scelta di Verdi di rimanere a Bologna ha fatto discutere tanto a livello nazionale. Tra le varie voci che si sono susseguite spicca quella dell'ex direttore sportivo Pierpaolo Marino che ha parlato di scelta che fa rimanere il ragazzo nell'anonimato. "Non do peso a queste cose" - risponde tranquillamente Donadoni. Dopo insistenza però il tecnico del Bologna tira la sua stilettata: "Non mi sento assolutamente nell'anonimato - dice -. Nell'anonimato sono loro che non stanno lavorando".

Nella giornata di Simone Verdi ci sono stati però gli squilli di Destro, al quinto sigillo stagionale;  di De Maio "il fatto che sul gol tutta la squadra sia andata ad abbracciarlo - dice Donadoni - dimostra l'unità dello spogliatoio" e del rientrante Dzemaili "gli manca il ritmo partita  -conferma l'allenatore del Bologna -, ma il fatto che abbia fatto gol non nella sua giornata migliore è importante. Piano piano crescerà, tornerà utile alla squadra e si giocherà il posto con i compagni di reparto".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro