19 gennaio 2018 - 19:42

Nel nuovo numero de «la Lettura» Artico, Antartico e divieti
La nostra geografia è mobile

Nel supplemento l’analisi dedicata ai Paesi musulmani banditi da Trump. Focus su Polo Nord e Sud. Dialogo aperto con i lettori sui social network con l’hashtag #vivalaLettura

Un dettaglio dell’illustrazione di Beppe Giacobbe per «la Lettura» #321 Un dettaglio dell’illustrazione di Beppe Giacobbe per «la Lettura» #321
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Uno sguardo sulle nuove geografie del terzo Millennio: quelle dei Paesi ai cui cittadini è interdetto l’accesso negli Usa (nel «Muslim ban» firmato un anno fa Donald Trump indicava 7 Stati) e quella reinventata dal figlio di immigrati da uno di quei Paesi, lo Yemen, capace di creare un piccolo impero commerciale; quella dell’Artico, dove i ghiacci si ritirano attirando grandi potenze che cavalcano il riscaldamento globale; quell’Antartico, «coscienza» del mondo. Il nuovo numero de «la Lettura» #321 (in edicola fino a sabato 27 gennaio) attraversa i due emisferi del pianeta per scoprire storie, guerre non solo commerciali, paesaggi e testimonianze dell’oggi.

A cominciare dal mondo arabo, attraversato da conflitti ma anche da possibili ponti tra Occidente e Oriente. Lo mostra la storia raccontata da Dave Eggers nel suo libro, The Monk of Mokha, il monaco di Mokha (in Gran Bretagna dal 25 gennaio e negli Stati Uniti dal 30; uscirà anche in Italia per Mondadori) e che narra la vita del ventinovenne Mokhtar Alkhanshali, di famiglia poverissima e ora diventato il re del caffè pregiato, che esporta in tutto il mondo proprio dallo Yemen. Viviana Devoto ha intervistato l’imprenditore, che parla degli inizi difficili, della guerra, della povertà e delle risorse che invece l’hanno reso ricco. E l’analisi di Manlio Graziano illustra quali sono le parti in guerra nella regione e gli interessi in gioco. Un altro libro in uscita nei Paesi anglosassoni, Banthology, raccoglie storie dai sette Paesi del bando anti-islamico di Trump: Iran, Iraq, Siria, Yemen, Sudan, Somalia e Libia. L’articolo di Enrico Rotelli analizza i temi sollevati dagli autori — c’è anche una giovane autrice nata a Verona e cresciuta a Mogadiscio, Ubah Cristina Ali Farah — tra drammi di richiedenti asilo, traumi e memorie segnate. E la scrittrice iraniana Zahra ‘Abdi parla del suo Paese dall’interno, scrivendo per «la Lettura» di come la vita quotidiana sia resa più difficile dalle sanzioni e di come il regime soffochi le opposizioni.

Nell’intervento di Fabio Deotto, a partire dal nuovo libro di Marzio G. Mian, si fa il punto su una «guerra freddissima», la polar rush in corso tra i ghiacci dell’Artico che si ritirano facendo emergere nuove terre e aprendo nuove rotte: lo scacchiere di una guerra coloniale tra potenze che vogliono sfruttare le conseguenze drammatiche del riscaldamento globale. Sulla faccia opposta del globo, l’Antartide è agli antipodi anche per la geopolitica: l’articolo di Franco Farinelli racconta questa «riserva» dedicata a scienza e natura, dove sono vietate le attività militari.

Numerosi gli altri spunti nel numero del supplemento, qua e là lungo i punti cardinali: i 100 musei più curiosi del pianeta (negli Stati Uniti c’è un museo di contenitori per il pranzo...); il viaggio in Norvegia sulle tracce di Ibsen e delle sue protagoniste con l’attrice Federica Fracassi e le immagini di Valentina Zamborra; e, a partire dalla suggestione del film L’ora più lunga, con un Gary Oldman identico a Churchill, le due pagine di confronto (a cura di Laura Zangarini) tra i volti di grandi personaggi storici e gli attori che nei film li hanno interpretati.

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