Che succede al parco della Majella? Nomi, padrini e poltrone


Arriva l'indicazione di Ianniello da parte del ministro dell'Ambiente, ma per ora la nomina è congelata



E’ arrivata l’indicazione da parte del ministero dell’Ambiente del nome di Michele Ianniello come nuovo presidente del Parco della Majella, al posto dell’uscente Franco Iezzi.

Una nomina caldeggiata dalla sottosegretaria alla Giustizia Federica Chiavaroli, ricandidata alle prossime elezioni politiche del 4 marzo nelle quote del Pd con Civica popolare, la lista guidata dal ministro della Sanità Beatrice Lorenzin. Ianniello non ha competenze nel mondo dell’ambiente, ma è lo stretto collaboratore parlamentare della Chiavaroli e lascia pensare, quindi, che sia una nomina strettamente politica.

Non è detta ancora l’ultima parola. La proposta del ministero dovrà ottenere l'ok della Regione, che ora non può permettersi scelte discrezionali che sconterebbero sicuramente la piazza di Sulmona. Anche perché quel posto era stato già promesso a diverse persone.

Si parlava infatti dell’imprenditore sulmonese dell’agroalimentare Fabio Spinosa Pingue, ex presidente di Confindustria L'Aquila, e presidente della Destination management company (Dmc) Terre d'Amore e di Rocco Micucci, che è in attesa di una ricollocazione, dopo l’uscita dalla Fira.

Non ha nessuna intenzione di assumere l’incarico al vertice della struttura, il vice presidente uscente del Parco della Majella Claudio D'Emilio, né ha voglia di tornare alla guida del Parco l’ex presidente Franco Iezzi, che 5 anni fa ricevette sostegno dal centrodestra locale. Oggi, invece, dice di essere stato abbondonato: "Se mi proponessero il bis – aveva riferito alla stampa lo scorso novembre - non riaccetterei, perché nessun sulmonese ha speso una parola per me".

Insomma la nomina di Iannucci, per ora, resta congelata, meglio riparlarne dopo le elezioni.

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