LA VERA STORIA DI ELLIOT E LE STORIE TESE

LA VERA STORIA DI ELLIOT E LE STORIE TESE

Per la serie "Le Invasioni Barbariche"

LA VERA STORIA DI ELLIOT E LE STORIE TESE

Nella vicenda TIM non stiamo parlando di una guerra semplicemente industriale/finanziaria...

Stiamo parlando di una guerra all'ultimo sangue per il controllo di un asset strategico militare in senso lato...

In un’anonima palazzina del lungomare di Mazara del Vallo (CLP cable landing points) approdano ben 9 cavi sottomarini: Columbus-III, Didon, GO-1 Mediterranean Cable System, Hannibal System, Italy-Libya, Janna, Lev Submarine System, Middle East North Africa (Mena) Cable System/Gulf Bridge International e il SeaMeWe-3, quattro dei quali controllati da TIM/ex Telecom Italia/ex SIP, tra cui:

1. l'Italy-Lybia (proprietà di Telecom Italia Sparkle e della Libya International Telecommunications Company) il submarine cable di 570 km che collega la costa siciliana con quella libica;

2. il Lev Submarine System (realizzato nel 1999 e proprietà di Telecom Italia Sparkle) che con i suoi 2.600 km collega il nostro paese con Israele (Tel Aviv), passando per Cipro;

3. Didon (gestito da un consorzio italo-tunisino, con la partecipazione di Interoute) che collega Mazara alla Tunisia;

4. Columbus-3 (proprietà di Telecom Sparkle) che dal 1999 trasmette dati dagli Usa attraverso la Spagna e il Portogallo.

In ogni caso gran parte dei cavi sottomarini che transitano in Sicilia sono gestiti da un consorzio internazionale di cui fa parte anche la società Telecom Italia Sparkle del gruppo Telecom Italia che fornisce servizi di routing attraverso Seabone, il backbone in fibra ottica di 375mila chilometri che collega Europa, America e Asia.

Sfoltendo molto, trattandosi di un modesto post FB, e venendo al merito :

gli anglo-americani hanno sempre avuto, storicamente, una cogestione, insieme alle Agenzie Italiane , delle attività di intelligence prelevando i dati direttamente dai cavi sottomarini che convogliano oltre il 99 per cento delle comunicazioni intercontinentali (dalle telefonate agli accessi Internet) attraverso il Mediterraneo.

PRIMA DELLE PRIVATIZZAZIONI a Saldo e Stralcio del Governo PRODI imposte da Bruxelles ...

SIP/Telecom Italia era controllata dall'IRI e quindi dallo Stato Italiano, tramite il Ministero del Tesoro, pertanto, le nostre Agenzie di Intelligence e i Governi di allora, pur con difficoltà, riuscivano ad arginare in qualche modo l'invadenza degli alleati angloamericani nell'utilizzo delle nostre TLC nel normale monitoraggio e nelle attività di speciali di intercettazione ...

Ciò anche in virtù del fatto di una tradizionale, seppur minima, autonomia della diplomazia italiana in Medio Oriente, fino ad allora...

Non fu un caso che questo "status" particolare che l' Italia era riuscita con difficoltà a ritagliarsi fino alla caduta del Muro di Berlino ( i cui effetti perdurarono anche dopo, fino al Governo Prodi, Ciampi e Draghi ) - quando terminò la sua centralità geopolitica e divenne terra di conquista predatoria da parte degli stessi alleati - consentì a STET/ SIP poi STET/Telecom Italia/TIM di espandersi a livello mondiale, in Europa, nell’ America del nord, nell’ America del sud e in Asia e ad imporre TIM come una delle maggiori società operanti nel settore della telefonia mobile a livello mondiale.

Nel '95 STET/Telecom varò il Progetto Socrate cioè il piano per portare la fibra ottica in tutta l'Italia; fu stoppato dal Governo nel 1997...

Non potendoli citare tutti mi limito a ricordare alcuni indimenticabili protagonisti di quell'epoca gloriosa per le nostre TLC a cominciare da un grandissimo ERNESTO PASCALE , Vito Gamberale, Mauro Sentinelli e poi gli altri «Pascale boys» Francesco ChirichignoGirolamo Di Genova, Massimo Sarmi...

Ernesto Pascale (presidente e amministratore delegato di Telecom Italia poi amministratore delegato della Stet), Biagio Agnes (presidente Stet) e Filippo Gagliano (direttore generale Stet poi vice presidente Telecom Italia)

DOPO LE PRIVATIZZAZIONI a Saldo e Stralcio del Governo PRODI imposte da Bruxelles ...

Abbiamo tutti presente lo sfacelo del DOPO ...

Questo grande gioiello italiano fu preda di scorribande di ogni genere e di una classe manageriale, tranne rarissime eccezioni, volutamente incompetente ...

In questo caos hanno avuto buon gioco ad inserirsi agevolmente Gruppi e Potenze Straniere in un settore altamente strategico sia lato industrial/tecnologico che militare...

Non è un caso dunque che dopo il controllo spagnolo di Telefonica, davanti un assalto ben più strategico e aggressivo dei Francesi ( che si muovono sempre in una strategia di gaulliana grandeur ) tramite Vivendi, gli angloamericani abbiano deciso di correre ai ripari con altrettanta aggressività, tramite Elliot , proponendo lo scorporo e la vendita parziale della rete (con ipotesi di ingresso di Cdp) e di Sparkle (nella quale il Governo ha esercitato il golden power) affinché non cadano definitivamente in mani francesi...

Pertanto il fondo Elliott ha chiesto di inserire nell’ordine del giorno dell' assemblea degli azionisti, già convocata per il 24 aprile la revoca di sei amministratori per sostituirli con manager apprezzati dagli anglo-americani...

Elliot inizialmente avrebbe preferito come Presidente Vito Gamberale e AD Massimo Sarmi, ma premurosi suggeritori avrebbero sottolineato, proprio in virtù della loro appartenenza ad un'antica storia gloriosa delle TLC Italiane, una sensibilità decisamente troppo spiccata nei confronti degli interessi nazionali e una personalità difficilmente condizionabile soprattutto in Gamberale ...

Concludo citando alcune affermazioni di uno dei maggiori protagonisti di quell'epopea ossia Vito Gamberale:

" La classe manageriale al Paese l'ha data l'IRI e criminalizzando prima e smantellando poi l'IRI , si è creato un deserto manageriale e, alla fine, si è indebolita la classe imprenditoriale del Paese.

All'IRI sono successe le stesse cose che sono successe al Paese: la storia la raccontano i vincitori ma la conoscono i vinti..."

"Oggi siamo niente, in mezzo è passato il capitalismo privato italiano e si è mangiato tutto, il cash flow servirà per pagare i debiti e non gli investimenti. Poi è arrivato il capitalismo finanziario-predone dei francesi..."

“Dopo aver portato la Telecom nel ’97 a questo successo mondiale, Pascale fu mandato via dall’oggi al domani perché si opponeva alla privatizzazione di Telecom. E mi dispiace ricordare che a mandarlo via, perché anche gli uomini illustri fanno degli errori, furono Ciampi e Draghi. Per me Ciampi è stato un grande Presidente della Repubblica, ma nelle altre cariche forse avrebbe potuto fare meglio. Di sicuro quando fu Ministro del Tesoro avrebbe potuto fare meglio”.

Dal min 34:35 Vito Gamberale racconta la vera storia del disastro privatizzazione di TIM...


Ita Res Processerunt

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