E’ morta l’attrice Antonella Steni, al secolo Antonietta Stefanini, era nata a Montefiascone, il 3 dicembre 1926. La sua attività artistica ebbe inizio sin dall’infanzia nell’ambito del teatro leggero e del varietà, per poi spaziare anche nel cinema brillante nel quale ha interpretato ruoli diversi in film come Crispino e la comare di Vincenzo Sorelli (1938), Rascel-Fifì di Guido Leoni (1957), Le signore di Turi Vasile (1960), Nerone ’71 di Filippo Walter Ratti (1962), Scanzonatissimo di Dino Verde (1963), Obiettivo ragazze di Mario Mattoli (1963), Due mattacchioni al Moulin Rouge di Carlo Infascelli (1964), Peggio per me… meglio per te di Bruno Corbucci (1967), La notte pazza del conigliaccio di Alfredo Angeli (1967), Il tigre di Dino Risi (1967), Nel sole di Aldo Grimaldi (1967), Bisturi – La mafia bianca di Luigi Zampa (1973), Grandi magazzini di Castellano e Pipolo (1986), fino a L’ultimo capodanno di Marco Risi (1998) e Frigidaire – Il film di Giorgio Fabris (1998). E’ stata anche doppiatrice.
Con l’avvento della televisione e prima ancora alla radio, dove nel 1952 era entrata nella Compagnia del Teatro Comico Musicale di Radio Roma, ha lavorato spesso a fianco di importanti attori brillanti, soprattutto insieme all’amico Elio Pandolfi che oggi ha dato notizia della sua scomparsa: negli anni ’60, al fianco dell’imitatore Alighiero Noschese, lei e Pandolfi furono con successo in riviste musicali satiriche, quali Scanzonatissimo e Urgentissimo di Dino Verde.
Negli anni ’80 creò una fortunata e longeva compagnia teatrale insieme a Riccardo Garrone.
Vittima di un grave incidente motociclistico giovedì scorso a Qualiano, in provincia di Napoli, le sue condizioni erano da subito apparse disperate. Il ricordo di Valeria Golino
Nel cult movie degli anni '80 interpreta la nuotatrice che si tuffa nuda al largo di Amity Island
L'attore aveva 91 anni. Dopo circa un ventennio come interprete, spesso sui set di Cinecittà, si dedicò alla produzione cinematografica
Con quasi 500 film all’attivo il cineasta ha supportato il lavoro di tanti importanti registi. Polemiche per un post di Paul Schrader, che ne critica il lavoro